Domenica 10 giugno 2012, al Teatro Eutheca Cinecittà Campus di Roma in via Quinto Pubblico 90, l’European Union Academy of Theatre and Cinema, ha messo in scena Sogno di una Notte di Mezza Estate, una delle più celebri opere del poeta inglese William Shakespeare, ritenuto il più eminente drammaturgo della cultura occidentale.
L’opera, in questo caso una commedia, racconta 3 storie intrecciate. A collegarle l’una all’altra è la celebrazione del matrimonio tra Teseo, duca di Atene, e Ippolita regina delle Amazzoni.
L’European Union Academy of Theatre and Cinema ne presenta la rivisitazione in una chiave fresca e moderna, con attori esilaranti che danno un tocco di comicità ai personaggi rappresentati.
Due giovani ateniesi, Lisandro e Demetrio, sono entrambi innamorati della stessa donna, Ermia. Quest’ultima ricambia i sentimenti di Lisandro, mentre la sua amica Elena è innamorata di Demetrio. La madre (nella versione originale il padre) della bella Ermia però le impone di sposare Demetrio, ma Ermia contraria a questa unione imposta, decide di fuggire con Lisandro nel bosco per sposarsi segretamente. Elena, al corrente del paino, informa Demetrio che segue i due amanti in fuga nel bosco e a sua volta viene seguito da Elena che cerca di conquistarlo. I due però si perdono nel buio e nelle loro schermaglie amorose. Nel frattempo Oberon, re degli elfi, e la moglie Titania, regina delle fate, giungono nel bosco per partecipare alle nozze del duca Teseo. La regina delle fate, Titiana, possiede un servo indiano che Oberon vuole per farne un paggio, ma lei si rifiuta di cederglielo. Il re quindi per farle un dispetto, durante il sonno le spreme sugli occhi il succo del fiore di cupido, che al risveglio, ha il potere di far innamorare della prima persona o creatura vista. In questo modo Oberon, può sottrarre il servo alla sua regina, troppo impegnata con il suo nuovo amore. Contemporaneamente, una combriccola di artigiani che per festeggiare il matrimonio di Teseo, vuole mettere in scena una rappresentazione di Piramo e Tisbe (storia d’amore), si riunisce nel bosco per le prove dello spettacolo. Fra di loro spicca Bottom, il tessitore.
Il re degli Elfi, ingaggia Puck (un folletto) affinchè lo aiuti nel suo astuto piano. Inoltre Oberon, dopo aver visto Demetrio ed Elena sperduti nel bosco e assistito all’amore di Elena non ricambiato, ordina a Puck di spremere il succo magico del fiore sugli occhi di Demetrio per farlo innamorare di Elena. Ma il folletto confonde le coppie, siccome anche Ermia e Lisandro si sono persi nel bosco e li vede dormire separatamente, per errore spreme il succo sugli occhi di Lisandro. Nel frattempo Elena perde di vista Demetrio e trova Lisandro addormentato, decide di svegliarlo e quando lui vede Elena, se ne innamora perdutamente con grande disappunto da parte di Ermia. Puck incappa poi nella combriccola di attori improvvisati, e infastidito dalla loro inettitudine, si burla di Bottom tramutandogli la testa in quella di un asino. Bottom, grazie a Puck, è la prima persona che Titania vede al risveglio innamorandosene pazzamente. A questo punto entra in scena Oberon e chiede il servo indiano a Titania che, troppo presa dal suo amato Bottom, gli cede senza problemi. Realizzato il suo intento, il re degli elfi ordina a Puck di sciogliere l’incanto, compresa la testa di Bottom. Così il tessitore può tornare dalla sua compagnia improvvisata.
Oberon poi, accortosi dell’errore del folletto sugli amanti, gli ordina di fare ammenda. Puck, spreme il succo sugli occhi di Demetrio e fa in modo che veda Elena al risveglio . Così facendo, sia Demetrio che Lisandro corteggiano Elena accapigliandosi tra di loro. Alla fine il re degli elfi, scoprendo il disordine creato dal folletto, gli ordina di sistemare tutto tra gli innamorati. Puck fa calare una nebbia fatata facendoli addormentare e utilizza la rosa del pensiero per far si che Lisandro ami Elena e Demetrio ami di nuovo Elena. Questi il giorno successivo, vengono trovati addormentati al limite del bosco da Teseo, il quale si affretta a preparare le nozze che ora sono 3.
Al palazzo, gli artigiani mettono in scena una goffa rappresentazione di Piramo e Tisbe (che da tragedia diventa commedia), nella quale è compreso un personaggio nel ruolo di Leone che però “miagola” come un gatto, un altro personaggio che interpreta il chiaro di luna e un altro personaggio ancora che interpreta il muro divisorio dei due amanti. L’opera si conclude con Puck che entra in scena annunciandone la fine. Qualora lo spettacolo non fosse piaciuto al pubblico, questo, avrebbe potuto far finta di aver dormito e di conseguenza, considerare lo spettacolo come il risultato dei sogni.
La rivisitazione di Sogno di Una Notte di Mezza Estate, diretta da Federica Tatulli e Ian Sutton, è senza dubbio coinvolgente. Resa piacevole e divertente dalla fresca interpretazione degli attori.
Giovanna Laudato