TEATRO, il nuovo libro di Josep Maria Mirò, drammaturgo catalano per la prima volta in Italia.

Presso lo Spazio Diamante di Roma in via Prenestina 230, giovedì 7 marzo è stato presentato l’ultimo libro di Josep Maria Mirò “TEATRO” edito da Cue Press, tradotto dal regista Angelo Savelli, in occasione dell’allestimento italiano del suo spettacolo “Il principio di Archimede”Il giovane scrittore catalano (classe 1977), uno dei più grandi drammaturghi iberici, vincitore di numerosi premi, per la prima volta in Italia, ha presentato il suo ultimo lavoro che raccoglie quattro dei suoi testi teatrali: Il principio di Archimede, Nerium Park, Dimentichiamoci di essere turisti e Tempi selvaggi. Moderatrice dell’incontro è stata Isabel Turull, docente di lingua catalana alla Sapienza di Roma. Presenti inoltre Toni Orpinell, responsabile dell’Assemblea Nacional Catalana e il cast de Il principio di Archimede in scena fino al 17 marzo: il regista Angelo Savelli e tre dei quattro interpreti: Monica Bauco, Riccardo Naldini e Samuele PicchiLe opere di Josep Maria Mirò si contraddistinguono per indurre sempre in riflessioni molto profonde, spesso è presente un personaggio assente fisicamente, ma di cui tutti parlano durante la rappresentazione, che insinua il dubbio, la riflessione, la presa di coscienza.

Per l’autore il teatro oggi deve essere un luogo di scambio e ricerca, un posto dove si riflette. I suoi testi pongono degli interrogativi a cui lo spettatore è chiamato a rispondere, pongono delle domande a cui il testo non dà risposte, è lo spettatore che deve arrivare alla sua risposta. Lui stesso dice: “Il teatro che dà risposte è un teatro borghese, non sono interessato ad un teatro che fornisce dei dogmi.”

 

Lo Spazio Diamante ha in programmazione la messa in scena di due spettacoli di questo autore, con la regia di Angelo Savelli che ne ha curato la traduzione in collaborazione con Josep Anton Codina: 7-17 marzo Il principio di Archimede e 21-24 marzo Nerium ParkIl principio di Archimede, parla in apparenza di un caso di pedofilia, tema delicatissimo, sempre esistito e al momento molto attenzionato, è un’opera destrutturata che si sposta continuamente nel tempo scenico per fornire allo spettatore uno strumento più articolato per arrivare alla comprensione del testo e all’assunzione di una personale verità. Lo spettacolo non risulta lineare, è una maniera di essere messi in discussione per “resistere” al giudizio affrettato. Ognuno di noi del resto costruisce la propria verità componendo l’opinione così come si compone un mosaico, a piccole tessere. Non si arriva mai alla verità assoluta, sta allo spettatore farsi un’idea e portarsela a casa.

 

Il principio di Archimede

di Josep Maria Mirò

(traduzione di Angelo Savelli con la collaborazione di Josep Anton Codina)

regia Angelo Savelli

con Giulio Maria Corso, Monica Bauco, Riccardo Naldini e Samuele Picchi

Scene Federico Biancalani – Luci Alfredo Piras – Foto di scena Pino Le Pera

Fino al 17 marzo allo Spazio Archimede di Roma, via Prenestina 230.

Loredana Margheriti

 

 

 

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