Mercoledì 14 e giovedì 15 dicembre la programmazione segue con Ceneri alle ceneri. Atto unico, la rappresentazione vede Gabriela Corini e Roberto Zorzut in scena. Per la regia della stessa Corini e in collaborazione con Roberto Zorzut, il testo di Harold Pinter racconta di una coppia di mezza età nell’intimità della propria casa che all’improvviso discute di un passato misterioso e torbido della donna. Situazione, questa, che rompe un equilibrio apparentemente sereno e rivela un terribile passato di orrori e dubbi sulla loro identità. Produzione Seven Cults.
Selezione naturale (Boom Boom Boom) invece è in scena da giovedì 15 a sabato 17 dicembre, e domenica 18 dicembre. Spettacolo prodotto da La Macchina del Suono, vede Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci e Lorenzo Degl’Innocenti, diretti da Alessandro Maggi, nei panni di Eric, Max e Piero. Max e Piero, nomi fittizi, con un pretesto organizzano un’intervista a Eric, cantante di successo, prima del concerto del secolo. Max e Piero cominciano così a realizzare il loro progetto perverso. Sequestrano l’artista e chiedono un riscatto spropositato, inoltre tentano di opporsi a un sistema, per loro, irrecuperabile. Le motivazioni dei due sono differenti: in realtà è la mente più estrema di ”Max” che ha ordito un piano più singolare, che prevede la carneficina dei 20.000 spettatori che riempiranno lo stadio per il concerto. Attraverso un dialogo a tre serrato e sempre instabile tra dramma e commedia, la mediocrità della società di oggi scandisce la sequenza dei passaggi drammaturgici con precisione, con gli stessi atti denominati “primo, secondo, terzo BOOM”. Emergono caratteri e personalità, i problemi di vita dei tre personaggi, le loro fragili umanità e le ambizioni deluse, come la stupidità umana, la ricerca di denaro facile, il declino dei valori e della cultura. Noi possiamo rispecchiarci in questa atmosfera generale, in cui tutto è un semplice passaggio, senza punti fermi, e in cui nemmeno i colpi di scena continui mutano il flusso perenne del vivere senza principi di canonica saggezza. Neanche gli accadimenti più sorprendenti provocano un atteggiamento di stupore, forse per l’accettazione tragica di un mondo impossibile da rifondare e ricostruire in rapporti di condivisione. Chi ha reso mediocre la società è cattivo? No, probabilmente è soltanto una vittima. Forse. Nessun giudizio è mai definitivo e nessuna aspettativa verrà mai soddisfatta completamente, perché creatrice di nuove attese in un clima di generale cinismo e scetticismo. In un ambiente scenografico senza stabili appoggi, metafora del mondo fuori, la vicenda segue il suo corso, in un’incessabile ed egoistica rincorsa che porta in superficie un microcosmo di esseri umani che, mentre un tempo si davano reciproco sostegno, si mostrano ora trasformati, spietati e inclini a competere con i propri simili, anche a costo di sopprimerlo o tacitarlo per sempre. Questa irresponsabilità nell’affrontare le cose inquieta per la sua naturale leggerezza, instillando l’auspicio di un epilogo felice che, tuttavia, non può che passare attraverso momenti di baratro dai registri tragicomici. Corrisponde al vero che ”le specie che si adattano meglio al loro ambiente sopravvivranno mentre le altre finiranno per scomparire?” Il finale è ovviamente un mistero, come tutti i finali. Il testo di Xavi Moratò, tradotto da Annamaria Martinolli, ha vinto il Premio Ciutat de Manacor de Teatro Jaume Vidal i Alcover 2015.
Natale da incubo è in programma sabato 17 dicembre. Ispirato a Nightmare before Christmas di Tim Burton, la rappresentazione è adatta per i bambini dai 6 anni in su. Agnese Lorenzini, Ilaria Manocchio e Fabio Versaci, per la regia della stessa Manocchio, guideranno i bambini nel mondo di Jack, il re delle zucche. Jack inizia a perdere interesse per la festa di Halloween e scopre casualmente l’esistenza del Natale. Dispiaciuto dall’incapacità dei suoi amici di capire tale festività, Jack si chiude in casa e inizia a fare vari esperimenti per capirla fino in fondo, giungendo alla conclusione che per riuscire a comprenderla, deve organizzarla anche lui. Jack decide così di portare questa nuova festa, più allegra, ai suoi concittadini e di sostituirsi a Babbo Natale, con esiti del tutto imprevisti. Preparazione vocale Veronica Astrid Giachè; Tecnica Giorgia Calcari; Scene realizzate in collaborazione con Federico Iacoboni; Foto di scena Stefania Rosmarino. Produzione Nogu Teatro – Seven Cults Produzione.
Il folletto ciabattino, spettacolo adatto ai bambini dai 4 ai 10 anni, domenica 18 dicembre chiude la settimana del TBM. Prodotto dal Teatro Le Maschere la rappresentazione è scritta e diretta da Gigi Palla. Quante celeberrime favole hanno per protagoniste delle scarpe: scarpe magiche come quelle d’argento di Dorothy nel Mago di Oz, o gli stivali del gatto di Perrault; scarpe che ballano come quelle piccole e rosse di Andersen, o come quelle logore dei fratelli Grimm; e non è forse una scarpa che aiuta il principe a ritrovare la sua amata Cenerentola? E che dire delle galosce che esaudiscono desideri ma non danno la felicità a tutti quelli che le provano? Il ciabattino, interpretato da Armando Sanna, ama raccontare tutte queste favole alla sua signora impersonata da Gabriella Praticò, ma a forza di narrarle si distrae e non riesce mai a terminare per tempo il suo lavoro. E adesso: come fare? Come poter riuscire a terminare le scarpe per il giorno dopo? Ma nella notte, proprio come in una favola, sarà l’intervento di un misterioso folletto di nome Leprechaun a togliere le castagne dal fuoco al vecchio ciabattino: e questo per tante notti fino al sopraggiungere della magica notte di Natale. Costumi Carla Marchini; Scene Giuseppe Convertini; Musiche Alessandro Cercato; Luci Roberto Pietrangeli; Assistente alla regia Gabriella Praticò; Assistente ai costumi Amedeo D’Amicis.
Teatro Tor Bella Monaca – Arena Teatro Tor Bella Monaca
Via Bruno Cirino angolo Via Duilio Cambellotti raggiungibile con Metro C o Linea Bus 20 Per informazioni e prenotazioni: Botteghino: dal martedì alla domenica dalle 10,30 alle 21,30 BIGLIETTI |