dal 12 al 15 aprile 2022 TEATRO dal martedì al venerdì h 21 ERROR MATERIA Studio da “Le avventure di Pinocchio, storia di un burattino” di Carlo Collodi
Error Materia è una drammaturgia inedita, coordinata da una regia collettiva, liberamente
ispirata alla favola di Pinocchio di Carlo Collodi.
La drammaturgia della prima sezione si fonda su una riformulazione dell’opera collodiana a
partire dalla nascita del burattino fino al momento della sua morte, dove terminava la prima
stesura per volontà del suo autore. La messinscena, articolata secondo un codice
multidisciplinare, si fa espressione di linguaggi diversi che confluiscono l’uno nell’altro, da
quello verbale a quello fisico a quello sonoro e musicale. In questo senso il lavoro vuole
allontanarsi dal linguaggio scenico tipico del teatro di prosa, per confrontarsi con i linguaggi
della contemporaneità, in particolare alla ricerca di un dialogo con le possibilità offerte dal
mondo del sound design. La narrazione procede per un’alternanza di quadri, ognuno dei
quali sviluppa un tema, che abbiamo scelto di sviscerare e riorganizzare in una nuova
drammaturgia, contrapponendo la funzione-Pinocchio alle funzioni che azionano la
macchina delle sue avventure: gli Altri. Questi risultano svincolati dalla nomenclatura
classica dei “personaggi della favola” e diventano funzioni agenti, responsabili di portare
avanti la narrazione attraverso la trasformazione dei suoni, degli spazi, dei tempi
dell’azione. Così come nella favola il burattinaio Collodi muove la sua creatura senza fili
trascinandola negli eventi e gestendola a proprio piacimento, così la nostra narrazione si
serve dello spazio teatrale come una nuova “scatola magica”, capace di confondere,
ingannare e sottomettere chi la visita. Il sistema di illusioni tipico della scatola magica del
teatro all’italiana è tuttavia ribaltato, per cui l’illusione è ampiamente dichiarata, come scelta
stilistica. Alla logica della “macchina”, che impiega sempre nuove strategie e seduzioni
negando ogni possibilità di autoaffermazione, il burattino resiste e si ribella in modo
forsennato. La natura vegetale di Pinocchio lo rende per definizione inadeguato ad
affrontare le vicende del mondo umano. Tuttavia egli sceglie di abbandonare la sicurezza
della casa paterna per avventurarsi nel mondo, mosso da curiosità, desiderio di
conoscenza e di affermazione di sé. La tenacia, il coraggio, la fiducia nel prossimo e questa
resistenza ostinata alle aggressioni del mondo esterno che lo vuole a tutti i costi forzare in
una natura che non gli appartiene, lo rendono un eroe a tutti gli effetti, un eroe di libertà in
cui ognuno di noi auspica riconoscersi. Ci piacerebbe permettere al linguaggio di prosa di
confluire, confondersi e fondersi a quello evocativo del sound desing, al fine di riproporre
una vicenda sempre attuale, che rivendica il tentativo di mantenere una coerenza con se
stessi, in contrapposizione alle minacce violente del sistema sociale, che vincolano
l’individuo all’appartenenza ad un canone, cui Pinocchio ostinatamente si ribella. La scelta di
affrontare la rivisitazione e di mettere in scena la riscrittura di una favola così nota come
quella di Pinocchio, nasce prevalentemente da una riflessione sul rapporto tra la nostra
generazione e il mondo cui ci si affaccia a seguito della formazione, il “mondo del lavoro”. In
uscita da un’accademia che ci ha tutelati per un arco di tempo lungo tre anni, ci affacciamo
al mondo così come Pinocchio si affaccia alla vita dell’ambiente che lo circonda: un mondo
ricco di opportunità e verso il quale egli è inevitabilmente attratto, ma che allo stesso tempo
è denso di insidie, minacce, possibilità di fallimenti e incomprensioni. Sono i meccanismi di
un sistema produttivo ormai affermato, all’interno del quale vogliamo sì inserirci per poter
dar corpo alla nostra voce, ma che allo stesso tempo può spaventare, dentro cui occorre
sapersi destreggiare e che occorre, ai nostri occhi, problematizzare.
È un percorso di creazione che sceglie non casualmente la favola come strumento
espressivo. Di modo che possa permettere anche a chi non è nato e cresciuto ai tempi di
Collodi, di rintracciare e condividere le tematiche che costellano la vita di una creatura che
entra in contatto con la realtà di un mondo, verso cui nutre un senso inevitabile di
fascinazione.
Scheda di presentazione della compagnia e degli artisti:
Il gruppo è formato da quattro studenti dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Il percorso del gruppo di lavoro è stato lungo e continuativo, per via della natura del progetto che si fonda su di
una regia, scrittura e interpretazione collettiva. La complicità e la coesione del gruppo
hanno segnato la possibilità di un’autogestione efficiente e completa, che desse ad ognuno
la possibilità di apportare il proprio contributo a livello artistico.
Una versione ridotta dello spettacolo ha debuttato nel luglio 2019 in occasione di “European
Young Theatre Group Competition” presso il 62° Festival dei Due Mondi di Spoleto,
aggiudicandosi il premio SIAE alla miglior drammaturgia.
A capo della commissione selezionatrice Gabriele Lavia e Danila Confalonieri.
Ancora nel settembre 2019, in occasione del Festival Virginia Reiter, presso il Teatro
Storchi di Modena e nel novembre dello stesso anno in occasione dello UAT Studio Festival
di Targu Mures (Romania).
dal 12 al 15 aprile 2022
TEATRO
dal martedì al venerdì h 21
ERROR MATERIA
Studio da “Le avventure di Pinocchio, storia di un burattino” di Carlo Collodi
Drammaturgia originale, regia e interpretazione:
Evelina Rosselli, Caterina Rossi, Michele Eburnea e Diego Parlanti (Gruppo Uror)
light design Camilla Piccioni
sound-design Filippo Lilli
realizzazione scene Danilo Rosati
produzione: La Fabbrica dell’Attore- Teatro Vascello e Accademia D’arte Drammatica Silvio
D’Amico
Posto unico €15
, info 065898031
promozioneteatrovascello@gmail.com
– Teatro Vascello
via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde
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