Tutto si svolge in una balera, luogo di incontro di uomini e donne agée: un caleidoscopio di accadimenti che accompagna il pubblico in un appassionante viaggio nel tempo scandito dalla musica che si fa drammaturgia. Le coppie ballano e in un crescendo si spogliano dei loro abiti grigi per tornare magicamente al 1940.
E da questo momento è la storia a farla da padrona e la musica ne scandisce l’evolversi. Ballando dall’alba al tramonto, dalla guerra alla pace, dal pianto al riso, dal dolore all’amore. Di giorno, di notte, in discoteca, al mare e per strada, di giorno, di notte, da soli o in coppia. Sessant’anni della storia d’Italia, a volte fantastica a volte tragica, si rincorrono sul palcoscenico affidati a 12 inarrestabili attori/danzatori e alla straordinaria forza comunicativa della musica, delle azioni, dei gesti e dei suoni. La seconda guerra mondiale, la liberazione, il boom economico, le lotte di classe, la corruzione, le droghe, il degrado, la paura dell’undici settembre e la riconquista dei valori, dell’amore che dona speranza narrando i cambiamenti della vita quotidiana, la migrazione verso il nord, l’abbigliamento, il mangiare, il modo d’esprimere le proprie emozioni. Un’esplosione di energia, colori e poesia tra continui cambi di costume e di atmosfera sulle note che appartengono alla nostra memoria – da Claudio Villa a Domenico Modugno, Adriano Celentano, Gino Paoli, Gianni Morandi, Mina, Rita Pavone, Raffaella Carrà, i Pink Floyd, i Rolling Stones e Gloria Gaynor – o a passo di marcia mentre risuonano gli inni che hanno scandito la storia. «Le Bal. L’Italia balla dal 1940 al 2001» è un racconto senza parole originalissimo ed esuberante che sboccia davanti al pubblico conquistandolo passo dopo passo.
Dal 7 al 19 maggio 2024
LE BAL
L’Italia balla dal 1940 al 2001
da un’idea originale di Jean-Claude Penchenat
regia di
Giancarlo Fares
con
Giancarlo Fares e Sara Valerio
e con
Riccardo Averaimo, Alberta Cipriani, Manuel D’Amario, Vittoria Galli,
Alice Iacono, Francesco Mastroianni, Matteo Milani,
Pierfrancesco Perrucci, Maya Quattrini e Viviana Simone
coreografie di
Ilaria Amaldi
Produzione Compagnia Mauri Sturno, Lea production e Saval Spettacolo