Le emissioni modellistiche di questo inizio di settimana si stanno orientando verso un cambiamento di circolazione (a scala europea) intorno al prossimo fine settimana, ma con i primi accenni già a partire da venerdì.
Il ‘grande ingranaggio’ europeo vedrà infatti l’anticiclone delle Azzorre, robusto e attualmente ben saldo ad ovest della Penisola iberica, allungarsi verso nord in direzione dell’Islanda. Questo favorirà – come risposta – la discesa verso l’Europa centrale di una massa d’aria più fredda, proveniente dal Mare del Nord. Tali correnti settentrionali saranno pilotate da un centro di bassa pressione che si piazzerà con buona probabilità sul Mar Baltico.
Gli effetti sull’Italia – ad oggi – sono più facilmente quantificabili sotto l’aspetto termico: il ricambio di massa d’aria porrà le basi per un calo (anche drastico) delle temperature, accompagnato da ventilazione sostenuta di Tramontana, Bora, Grecale e Maestrale (a seconda delle zone). Decisamente più complesso valutare gli eventuali effetti dal punto di vista delle precipitazioni: trattandosi di un’evoluzione a 5-6 giorni, la sua incertezza intrinseca non permette di elaborare una previsione adeguatamente attendibile. Ad ogni modo è possibile fare questa considerazione: se alle correnti fredde dovesse accompagnarsi anche una robusta perturbazione in arrivo da Nord, sarebbe decisamente più probabile assistere a precipitazioni soprattutto sul versante adriatico, con il Nordovest e il versante tirrenico ‘riparate’ e quindi poco soggette all’instabilità.