Flavia Pennetta holds a giant inflatable tennis ball during a ceremony to celebrate her win in the U.S. Open, in Brindisi, Italy, Friday, Sept. 18, 2015. More than a thousand people lined the streets of Flavia Pennetta's hometown of Brindisi, in southern Italy, to welcome back the newly-crowned U.S. Open champion. (ANSA/AP Photo/Max Frigione)

Tennis, Pennetta show a Brindisi

 Flavia show nella sua Brindisi, travolta dall’abbraccio caloroso della città in cui è nata e torna tutte le volte che può. Per la regina di Flushing Meadows c’è stata un’ovazione questa sera sul lungomare che si affaccia sul porto. Proprio lì dove le era stata organizzata una mega festa. Lei, la Pennetta, che è ora numero 8 al mondo così come ha gridato la piazza più volte, ha risposto emozionata raccontando come è giunta a compiere l’impresa, parlando di sé, del tennis che ha scelto tra tanti altri sport, delle delusioni e dei momenti in cui ha pensato di lasciare e non lo ha fatto spinta dalla voglia di superarsi ancora un po’. Sin da quando era bambina: ‘Ero la rompiscatole del circolo tennis Brindisi ho iniziato a 4 anni e stavo sempre davanti al muro a palleggiare e non era consentito. Il custode mi mandava via, ma io ancora lì. Poi ho praticato tanti sport, ma ho amato il tennis più che mai e l’ho scelto. E’ andata bene, si è visto.  Anni di allenamento, prima di arrivare al successo a 33 anni’. Un successo a cui hanno contribuito in tanti, il mio team, la mia famigliaMamma Concita, papà Ronzino e la sorella Giorgia erano lì, sotto il palco, circondati dai bimbi della scuola tennis Brindisi. Accanto a loro tutti i maestri che nel tempo l’hanno seguita: Mi ricordo,  ha detto ancora Flavia,  di un contratto firmato con mio padre quando avevo 14 anni. Se fossi diventata la numero 500 del mondo a 18, mi avrebbe comprato il motorino. I risultati sono arrivati, ben più importanti di quelli sperati e mi  ha comprato la vespa. A 14 anni, poi l’avventura al centro federale di Roma: “Ero in stanza con Roberta Vinci, proprio con lei. Ci sono stata quattro anni. Lei vinceva sempre contro di me quando eravamo piccole. Ero una rompiscatole, avevo tappezzato la stanza di poster di Leonardo di Caprio”. Su un maxi schermo sono state proiettate le immagini dei momenti più belli degli Us Open, anche le foto scattate dopo il torneo su un grattacielo di Manhattan, inclusa quella con Fabio Fognini, il tennista numero 32 al mondo che è il suo fidanzato. Nozze date per certe sul palco di Brindisi con la benedizione di papà: “Prima o poi” ha detto Flavia che gli ha chiesto: “Papà, sei d’accordo?”. Poi l’amore per la Puglia: “Il posto più bello del mondo è casa mia” ha sostenuto rilanciando anche l’appello per far giungere il treno Frecciarossa nel Salento.  

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