Ieri mattina a Milano i poliziotti della Digos, al termine di un’indagine coordinata dalla Sezione distrettuale antiterrorismo della locale procura, hanno eseguito un decreto di perquisizione domiciliare nei confronti di un 61enne pregiudicato milanese, indagato con l’accusa di aver tentato di incendiare, lo scorso 17 gennaio, l’hub vaccinale di via Pitteri 84. Lo ha riferito in una nota la questura del capoluogo lombardo, spiegando che dall’analisi delle immagini registrate dalle telecamere della zona, si vede, intorno alla mezzanotte di quel lunedì, una persona giungere a bordo di uno scooter nell’area del supermercato Esselunga “Rubattino” dove il 10 dicembre 2021 era stato allestito l’hub vaccinale. Dopo aver imbrattato le mura perimetrali del modulo prefabbricato con olio esausto, l’uomo aveva aggiunto benzina, cercando ripetutamente di darvi fuoco con uno stoppino, e aveva desistito solo per il sopraggiungere di due persone.
Le prime attività di indagine si sono concentrate, grazie anche al supporto della Scientifica, a identificare lo scooter e un particolare giubbotto indossato dall’uomo che, insieme con documenti di matrice No vax, è stato poi trovato durante la perquisizione a carico del 61enne. Inoltre, la questura ha spiegato che “attraverso un’analisi sincronizzata delle varie immagini acquisite dalle telecamere comunali e private”, è stato individuato e seguito il percorso compiuto dal motorino “dal momento in cui si è allontanato dall’hub fino al termine della propria corsa nella via dove il pregiudicato indagato risiede”. I successivi servizi di osservazione e indagini hanno inoltre permesso ai poliziotti della Digos di appurare che l’intestatario e l’utilizzatore dello scooter fossero la stessa persona che è stata, poi, osservata mentre lavorava in nero in un’officina per auto, dove utilizzava l’olio esausto e le taniche rinvenute in via Pitteri.