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Un bambino di 6 anni, disabile, costretto a stare sempre nel box come in una gabbia, in silenzio, picchiato al minimo rumore, malnutrito e offeso in continuazione: arrestati per maltrattamenti a Terni una madre e il suo compagno, entrambi disoccupati e tossicodipendenti. Il bambino, insieme alla sorella di cinque anni, è stato accolto in una casa famiglia. La seconda sezione della squadra mobile con un’ordinanza del giudice ha messo fine alle sofferenze del piccolo. Sei anni, affetto da una malattia genetica rara che comporta, tra le altre, un grave ritardo neuromotorio, era costretto a stare tutto il giorno in un box, picchiato in continuazione, anche solo per aver chiesto dell’acqua o del cibo. Scene di orrore quotidiano, fino a quando gli agenti non hanno arrestato, il 30 aprile scorso, la madre del bambino e il suo compagno: 35 anni lei e 27 lui, entrambi originari di Rieti, residenti a Terni, disoccupati e tossicodipendenti.Partite da una segnalazione anonima, le indagini hanno permesso di accertare come i due picchiassero in continuazione il bambino, apostrofandolo con insulti di ogni genere, nutrendolo a mala pena. Schiaffi e pugni, sempre sulla testa, anche se chiedeva solo da bere, insulti rivolti anche all’altra figlia della donna, una bambina di cinque anni, che però non risulta sia stata picchiata. L’inferno cominciava nel pomeriggio, al ritorno dalla scuola: il bambino veniva messo immediatamente nel box e se provava a chiedere qualcosa, il compagno della madre, imprecando, gli premeva la mano sulla testa, schiacciandolo verso il basso fin quando non stava zitto; la poca cena gli veniva data in piedi, sempre nel box. Inoltre, la coppia si drogava in casa, iniettandosi la droga davanti ai figli. Al termine delle indagini il gip del tribunale di Terni, Panariello, su proposta del pm, Massini, ha ritenuto che gli elementi indiziari raccolti fossero plurimi, gravi, precisi e concordanti e ha disposto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con isolamento giudiziario.
