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C’era una volta, Dio. E vissero tutti felici e contenti. Addio, Padre Nostro. A mai più rivederci, esseri celesti. Se non vi vediamo, non vi crediamo. Abbiamo deciso di vivere come se non ci foste. Nonostante questo milioni di persone continuano a parlare con Gesù Cristo, che chiamano “Fratello”. E con la Vergine Maria, che chiamano “Madre”. Credono che siamo tutti figli di Dio e quindi lo chiamano “Padre”. L’Avvocato del Diavolo riceve una nuova missione: interrogare, senza paura, chi confida ancora nelle ricette del Cielo. Sono dei truffatori? O dei truffati? Se scoprirà che le loro convinzioni sono false, continueremo come abbiamo fatto finora. Ma, se non fosse una favola? Così viene introdotto nel suo sito internet, “Terra di Maria”, ultimo lavoro del regista Juan Manuel Cotelo. Di fondo parliamo un documentario, all’interno del quale ci sono anche attori. Come definire il film? Come dargli una connotazione precisa? Impresa affascinante perché il film parla della Bibbia, senza tralasciare però un fondo di humor. Visto il film gli spettatori lasciano la sala in lacrime. E’ forse un dramma? All’interno della trama compare il demonio che, ben connotato, incuote paura. Per uscire dall’imbarazzo di cristallizzare il film attraverso una definizione sposto la domanda al regista, ben noto per il documentario “L’ultima Cina”: “Terra di Maria è un film; un film che, come la vita stessa, combina tutto. Non ci interessa la categoria del film, ci interessano solo che emozioni! Questo progetto nasce da un quesito che mi sono posto quando mi sono ritirato in preghiera: Se potessi parlare di Te, Signore, in due ore al mondo, che potrei dire?”. Da questo punto inizia il viaggio dell’avvocato del diavolo, che è lo stesso regista. Il messaggio è far scoprire a tutti, nessuno escluso, che c’è una mamma. Le persone sono abituate a vedere Maria come una statua, come la ragazza che ha detto sì 2000 anni fa. Lo scopo del film è fare scoprire non solo che quel sì ci riguarda, ma soprattutto che Maria, che è stata la madre di Dio, è anche Madre Nostra”. Il film tratta dell’amore di Dio e dell’amore tra Dio e l’uomo. L’avvocato del diavolo intervista e le domande sono poste come se a farle fossero persone non credenti, che non vogliono mettere in difficoltà l’intervistato, ma vogliono conoscerlo e le persone che sono state intervistate hanno sperimentato le ricette di Dio. Dio è come un medico che ti prescrive determinate medicine, tu puoi decidere se seguire le prescrizioni del medico o se curarti a tuo piacimento. Gli intervistati hanno seguito queste ricette e hanno comprovato che funzionano. Lo spettatore non ha la certezza che queste ricette diano risultati positivi, quello che gli si chiede è un atto di fede. Se riusciamo a fare un atto di fede verso il medico, perché non farlo per le ricette di Dio? Lo stesso Cotelo in un’intervista su Youtube ha dichiarato: “Datti questa possibilità e metti alla prova l’amore di Dio, sfidandolo amorosamente a rendersi presente nella tua vita. Se non sei disposto ad aprire gli occhi e a stappare le orecchie, considerando che possa essere vero allora è molto difficile. È difficile perché Dio non forzerà mai la tua libertà”. E’questa un’epoca in cui la voce di Dio è nell’aria, è ovunque. Dio, forse, può parlarti anche tramite un film. Lo Spirito Santo sa come comportarsi e non dobbiamo metter freni alla Provvidenza. Come ci insegna ogni giorno Papa Francesco, dobbiamo “dare ragione della nostra fede”. Questo progetto con l’aiuto delle persone che seguono “Infinito+1” da tutto il mondo hanno permesso al film di arrivare in 15 Paesi. E’ prevista un’unica proiezione del film “Terra di Maria” a Napoli, al Cinema Teatro Delle Palme il giorno 13 novembre alle ore 1700. Un film per tutti, nessuno escluso. Nel primissimo fotogramma, una dedica: “A coloro che cercano…”. Film da vedere.
Rosaria Palladino
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