Dolore e commozione ad Amatrice, il Comune del Reatino colpito dal terremoto del 24 agosto 2016, durante la messa in ricordo delle 249 vittime del sisma, 24 agosto 2019. ANSA/ FRANCESCO PATACCHIOLA

Terremoto: ad Amatrice la messa in ricordo delle vittime

Si è svolta ad Amatrice, il Comune del Reatino colpito dal sisma del 24 agosto 2016, la messa in ricordo delle 249 vittime del sisma. La funzione è celebrata dal Vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili. Alla funzione, che si svolge al Palazzetto dello Sport, partecipano il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il sottosegretario Vito Crimi.

Ad Amatrice e Accumoli è stata la notte del ricordo. Ad Amatrice, nella notte, si è tenuta una celebrazione in ricordo delle 249 vittime del sisma prima con un momento di raccoglimento all’interno del palazzetto dello sport, dove in molti si sono ritrovati in preghiera insieme al vescovo di Rieti Monsignor Domenico Pompili. “Abbiamo bisogno della fiducia degli uni verso gli altri – ha detto Pompili – non si riprende il cammino senza fiducia. Occorre un sussulto di generosità”. Poi la fiaccolata lungo Corso Umberto I, il suono della tromba di Daniele Coltellese con “Il Silenzio” e, dopo le 3:36, la lettura dei nomi delle vittime di fronte alla Chiesa di Sant’Agostino con 249 rintocchi di campana. La veglia si è conclusa al parco Minozzi al memoriale che ricorda le vittime. Ad Accumoli, il comune epicentro del terremoto di tre anni fa, la commemorazione ha avuto luogo nella frazione di Illica, anche in questo caso con una veglia di preghiera.

Le luci delle candele e un silenzio spettrale hanno fatto da sfondo alla commemorazione delle vittime del terremoto del 24 agosto 2016 celebrata la notte scorsa a Pescara del Tronto, nel luogo dove quella notte vennero composte le salme dei deceduti. E’ stata una commemorazione composta, silenziosa, durante la quale il vescovo di Ascoli Piceno, mons. Giovanni D’Ercole, ha stretto idealmente a sé tutti i presenti: “Siete miei fratelli e quello che è successo a voi è come se fosse successo a me”. Centinaia le persone presenti: parenti delle 52 vittime del territorio di Arquata del Tronto, sopravvissuti, autorità, tra le quali il sottosegretario Vittorio Crimi, il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, il sen. Giorgio Fede, la vice presidente della Regione Marche Anna Casini, il prefetto di Ascoli Rita Stentella, il presidente della Provincia Sergio Fabiani, il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci e quello di Ascoli Marco Fioravanti. Alle 3.36, ora della prima scossa, è stato letto l’elenco delle vittime, con ogni nome accompagnato dal rintocco di una campana. In precedenza il vescovo di Ascoli ha celebrato la messa in memoria. Tanta la rabbia per una ricostruzione che non c’è, ma ieri notte era tempo solo di lacrime e dolore nel ricordo di chi non c’è più.

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