Una forte scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione in provincia di Modena. I comuni prossimi all’epicentro sono Medolla, Mirandola e Cavezzo. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle ore 9 con magnitudo 5.8. Secondo gli esperti della sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) la scossa “fa parte della sequenza in atto”. La scossa è stata abbastanza superficiale, avvenuta ad una profondità compresa fra 5 e 10 chilometri.
Il sisma è avvenuto sul margine occidentale dell’arco di circa 40 chilometri attivato nel sisma del 20 maggio scorso. Allora le scosse più forti erano avvenute nella zona orientale. “Si temeva che con una struttura così complessa, potesse esserci spazio per altri terremoti di grande entità”, ha detto il sismologo dell’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alessandro Amato. Evento che si è verificato, purtroppo, questa mattina.
La terra continua a tremare in provincia Modena. Dopo la forte scossa di magnitudo 5.8 l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato nuove repliche in provincia di Modena: alle ore 9,30 (magnitudo 3.2), alle 9,38 (3.1), alle 9,39 (2.9), alle 9,49 (3.7), alle 9,07 (4.0), alle 9,59 (3.3), alle 10,04 (3.0), alle 10,15 (3.8), alle 10,25 (4.5). La terra ha tremato ancora alle 10,40 con magnitudo 4.2 in provincia di Mantova, Reggio Emilia e Modena ad una profondità di 5,3 km. E le ultime due, violentissime, di magnitudo superiore a 5 gradi sono state registrate pochi secondi dopo le 13.00.
Undici i morti. Decine i feriti. Sale velocemente la conta dei morti per l’ultima forte scossa di terremoto che ha sconvolto questa mattina l’Emilia. In provincia di Modena, secondo quanto si apprende dai Carabinieri , al momento i morti accertati sono 11.
Si tratta di 3 operai morti a San Felice sul Panaro per il crollo del capannone industriale dell’azienda Meta. Due persone sono morte a Mirandola: uno dei due è un dipendente della ditta Aries che lavorava in un capannone al Polo industriale. Altre due persone sono morte per il crollo della loro abitazione, rispettivamente, a Concordia e a Finale Emilia. Un’ottava persona è deceduta a Rovereto sul Secchia, ma non è ancora chiaro se sia stata stroncata da un malore o dalle conseguenze di qualche cedimento. Non si esclude che ci siano persone ferite o rimaste intrappolate sotto le macerie. A Melolla i vigili del fuoco sono intervenuti per il crollo di un capannone e vi sarebbero delle persone sotto le macerie. Morto anche il parroco di Rovereto di Novi, anche se non è chiaro se sia rimasto vittima di un crollo o di un malore. Infine una donna è morta a Cavezzo, sepolta dalle macerie del Mobilificio Malavasi.i A Carpi sarebbe morto il parroco in seguito al crollo di una parte del Duomo. Un altro decesso sarebbe stato invece registrato a Cento. Diversi i feriti.
Circolazione ferroviaria in tilt. La circolazione ferroviaria è rallentata nella direttrice Milano-Bologna-Firenze per riduzione precauzionale della velocità a causa della scossa. E’ sospesa invece la circolazione delle linee Padova-Bologna, Verona-Bologna, Milano-Bologna, Verona-Mantova-Modena.
Il nord sotto le macerie. La mappa regione per regione.
Toscana. La forte scossa di terremoto è stata avvertita anche a Firenze. In molte scuole fiorentine è scoppiato il panico, sono state interrotte le lezioni e sono stati predisposti i piani di evacuazione, come alla scuola media Pieraccini di viale Spartaco Lavagnini, e in altri istituti cittadini. Come prevede il protocollo, gli alunni della Pieraccini insieme ai professori hanno raggiunto il ‘punto di raccolta’ in piazza Indipendenza. Lo stesso stanno facendo gli alunni e il personale delle altre scuole, verso i rispettivi punti di raccolta. In alcune strade, la gente è scesa in strada dalle proprie abitazioni e dagli uffici, in via precauzionale. La protezione civile della Provincia di Firenze fa sapere che sono stati fatti uscire gli alunni in tutte le scuole comunali di Fiesole, e in alcuni istituti di Campi Bisenzio e a Firenze. Sempre nel capoluogo sono scesi in strada anche alcuni dipendenti della Provincia. Al momento la protezione civile provinciale di Firenze non segnala danni a persone o cose. Tantissime invece le telefonate arrivate al call center degli enti locali e anche al 118. In Toscana la scossa è stata avvertita anche a Lucca e provincia, oltre che a Firenze e Pisa.
Veneto. La forte scossa di terremoto è stata avvertita in tutta la regione e soprattutto nelle province di Padova e Treviso. Molte persone spaventate si sono riversate per strada. A Venezia la scossa di terremoto è stata avvertita da residenti e turisti fin negli imbarcaderi dei vaporetti. Le case della bellissima città lagunare hanno tremato a lungo: si è ascoltato un forte rumore per la vetustà degli infissi delle abitazioni. Al mercato di Marghera, a pochi chilometri dal centro storico veneziano, è stata sentita anche la ‘voce’ del terremoto, una sorta di rombo. Nella zona di Ficarolo (Rovigo) sono stati registrati dei crolli con danni rilevanti ad alcuni edifici già lesionati dal terremoto di domenica scorsa. Per fortuna resta in piedi il campanile di Ficarolo, lesionato il 20 maggio, uno dei più alti del Veneto. Secondo la Protezione civile del Veneto, non ci sono segnalazioni di persone ferite o coinvolte dal sisma. Per precauzione le scuole e gli uffici pubblici del rodigino, così come nel padovano, sono stati fatti evacuare . Secondo la Protezione civile, nel resto del Veneto non si sono avute segnalazioni di danni particolari o significativi. Si registrano forti ritardi sulle linee ferroviarie,soprattutto sulla tratta Padova-Rovigo, dove sono in corso verifiche tecniche alla funzionalità delle linee.
Friuli Venezia Giulia. La scossa di terremoto è stata avvertita in modo particolarmente forte nella zona di Pordenone dove studenti e professori hanno abbandonato le lezioni e sono scesi in strada spaventati. Numerosi cittadini sono usciti anche da uffici e case private. Nella zona di Udine, dove è ancora forte il ricordo del sisma del 1976 e dove oggi è attesa la visita del Presidente della Repubblica, il terremoto è stato forte ma avvertito solo ai piani superiori al terzo. Tanto lo spavento tra la popolazione e tante telefonate ai centralini di vigili del fuoco e protezione civile. Dovunque si sono verificate temporanee interruzioni alle linee telefoniche, e ai collegamenti internet, causati in parte dall’intasamento per l’alto numero di chiamate in contemporanea.
Liguria. E’ stata avvertita anche a Genova e nel levante ligure, in particolare nel Golfo del Tigullio, la scossa di terremoto che questa mattina alle 9 ha fatto tremare tutto il Nord Italia. Nel capoluogo ligure molte persone, per la paura, hanno lasciato spontaneamente uffici ai piani alti e sono scese in strada. In alcune scuole gli insegnanti hanno fatto uscire i bambini in cortile per precauzione. Presi d’assalto i centralini di vigili del fuoco e polizia municipale che hanno registrato in poche decine di minuti centinaia di chiamate. Al momento non si registrano danni o feriti legati al sisma. Attimi di terrore al Palazzo di Giustizia a Genova dove molti giudici e avvocati hanno lasciato per precauzione per alcuni minuti le aule del Tribunale e gli uffici giudiziari. La scossa è stata avvertita anche in Provincia della Spezia, soprattutto ai piani alti delle abitazioni. Finora, nessuna criticità è stata registrata dal servizio provinciale di Protezione civile. Molte scuole, in città come in Provincia, sono state temporaneamente evacuate in attesa dei rilievi e dei controlli dei tecnici comunali. Abbandonati temporaneamente anche gli uffici della Questura e dello stabilimento Oto Melara.Oltre quaranta le chiamate al comando provinciale dei Vigili del Fuoco della Spezia. Anche in provincia di Imperia le scuole sono state evacuate per precauzione.
Marche. La terra trema anche lungo tutto la dorsale da Pesaro ad Ancona. A Pesaro alcuni istituti scolastici sono stati evacuati temporaneamente a scopo precauzionale. Tanta la paura fra i bambini delle materne e delle elementari, mentre alcuni dirigenti scolastici hanno chiesto ai vigili del fuoco verifiche statiche degli edifici. Al momento comunque, non si segnalano danni. Tante le chiamate ai centralini dei Vigili del Fuoco da tutta la provincia di Pesaro e Ancona.
Umbria. La terra trema anche in Umbria. A Perugia si contano già più di cento telefonate ai vigili del fuoco ed all’osservatorio sismico Andrea Bina per richieste di intervento. Secondo i vigili del fuoco per ora non si registrano danni nè a persone né a cose. I tecnici dell’osservatorio Bina stanno ancora esaminando le caratteristiche della scossa che potrebbe essere stata avvertita così lontano dal proprio epicentro per la sua profondità non eccessiva.
Bologna. A Bologna, dopo la forte scossa di terremoto delle 9 di questa mattina, sono andati fuori uso i collegamenti telefonici cellulari. A causa della scossa che si è sentita nettamente in tutta la città e anche a San Lazzaro di Savena alcune scuole sono state temporaneamente evacuate. Gli studenti sono stati fatti uscire dalle aule dagli insegnanti in via precauzionale.
Valle d’Aosta. La scossa di terremoto è stata avvertita ad Aosta, dove alcuni piani del palazzo regionale sono stati evacuati a scopo precauzionale. Numerose le chiamate alla centrale unica di soccorso regionale ma al momento non si registrano danni.
Milano. Anche Milano questa mattina ha tremato per il terremoto. Numerosi palazzi del centro, compreso il Pirellone, la sede della Regione Lombardia, sono stati fatti evacuare per ragioni di sicurezza poco dopo la scossa. Tantissima gente si è riversata nelle strade per paura di crolli.
Piemonte. La scossa delle 9.06 circa é stata avvertita anche in alcune zone del Piemonte. Lo comunica l’Arpa aggiungendo che, al momento, non risultano segnalazioni di danni. La Protezione Civile Regionale sta procedendo alle verifiche sul territorio
Trentino. E’ stata avvertita anche in Trentino la scossa di terremoto registrata poco dopo le 9 in Emilia Romagna. Hanno tremato soprattutto i piani alti degli edifici. La protezione civile trentina sta effettuando le prime verifiche sulla presenza di eventuali danni. Molte sono state le chiamate al centralino della centrale 115 dei vigili del fuoco da parte di cittadini preoccupati dalla violente scossa che ha colpito diversi centri abitati.
Il terremoto di questa mattina nel Modenese è stato anche avvertito in Austria. Lo comunica l’agenzia stampa Apa, citando l’Istituto di meteorologia e geodinamica di Vienna. L’Austria dista dall’epicentro circa 350 chilometri.