Emilia: La terra trema ancora. Procuratore Zincani: “molti gli indagati”

“Saranno molti gli indagati per i morti nei crolli dei capannoni”. Ad affermarlo, il procuratore di Modena Zincani che ha precisato così facendo “tutte le persone eventualmente coinvolte negli accertamenti, avranno la possibilità di partecipare, come loro diritto, all’indagine”.

Intanto l’Emilia continua a tremare. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 è stata avvertita dalla popolazione in provincia di Modena. Le località prossime all’epicentro sono San Possidonio, Concordia e Cavezzo. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle ore 14.22. Sono in corso le verifiche da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile. Nella mattinata sono state registrate altre due scosse superiori al grado 3, una del 3.3 alle 10.39, e l’altra del 3.1 alle 11.34.

Nella notte invece, sono state 23 le scosse registrate . Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa più forte è avvenuta 00:42 con magnitudo 2.9 ed epicentro in prossimità dei comuni modenesi di Camposanto, Cavezzo, Medolla, Mirandola e San Felice sul Panaro. Per il ministro dell’Ambiente Clini, dei 500 milioni stanziati dal governo per gli interventi nelle zone terremotate, 420 arriveranno dalle accise sulla benzina ‘e 80 dal dimezzamento dei contributi ai partiti.

Come se non bastasse la paura del terremoto in sé, per le vittime del sisma aumenta anche la preoccupazione per gli sciacalli. “Attenzione, lasciate le case sta arrivando una scossa violentissima”: è stata una delle tante telefonate fatte da persone che si sono finte funzionari della Protezione Civile. Il prefetto di Modena, Benedetto Basile, ha dato mandato alle forze dell’ordine per individuare i responsabili e la Procura di Bologna ha disposto accertamenti sui falsi allarmi di un imminente nuovo terremoto che si sono diffusi nel capoluogo emiliano. La Procura acquisirà le relazioni delle forze dell’ordine e della polizia municipale per capire l’origine del falso allarme. Al termine delle verifiche, ha spiegato il procuratore aggiunto Valter Giovannini, non è esclusa l’apertura di un fascicolo per procurato allarme. La Protezione civile ha ribadito che “lo stato attuale delle conoscenze non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area”. Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ieri è tornato sulla necessità di un piano per la sicurezza del territorio. “Dobbiamo avere un Piano nazionale che duri il tempo che serve, quindi 15 anni, è una priorità per il nostro Paese”. “L’area dove si è scatenata la drammatica forza del sisma – ha sottolineato il Presidente della Confindustria Emilia Romagna, Gaetano Maccaferri – èun’area ad alta concentrazione industriale. Li’ c’e’ il 10% del Pil regionale e l’1% di quello nazionale. Parliamo di 60mila aziende, molte delle quale con una forte componente tecnologica”. Il bilancio del sisma di martedi’ e’ di 17 morti, che si aggiungono alle 7 vittime del 20 maggio. Quattordicimila gli sfollati, secondo la Protezione civile. Sono 8.500 le persone ospitate nella notte tra mercoledi’ e giovedi’ in 23 campi, 17 strutture coperte e diversi alberghi. La forte scossa di martedi’ scorso ha colpito anche la Lombardia, dove e’ salito a 2400 il numero delle persone ospitate nelle strutture di accoglienza. Il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, interpellata sull’ammontare dei danni, ha dichiarato che “e’ stata fatta una prima stima, che riguarda le attivita’ produttive, ma e’ in evoluzione, quindi non possiamo dare cifre precise”. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – ha annunciato il presidente della Regione, Vasco Errani – visiterà il 7 giugno le aree colpite dal sisma.

Ue: Italia ha 10 settimane per chiedere fondi. “Le autorità italiane hanno dieci settimane dal termine del sisma per stimare i danni e avanzare le proprie richieste alla Commissione europea per accedere al Fondo europeo di solidarietà”. Ad affermarlo, il Commissario europeo per le Politiche regionali, Johannes Hahn, oggi a Trieste. Il Commissario austriaco ha anche elencato, tra le possibili azioni per il sisma collegate all’Europa, la riallocazione di risorse dai fondi strutturali, che potranno essere usate per ristrutturare le aree pubbliche.

Circa redazione

Riprova

Bonaccini: ‘Se von der Leyen apre ai voti della destra per la nomina di Fitto c’è la fine di Alleanza europea’

“La prima questione è sempre di merito, vale per Fitto come per tutti i commissari: …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com