Prima notte del dopo terremoto trascorsa in auto o nelle strutture di accoglienza per la popolazione colpita dal nuovo terremoto tra Umbria, Marche e Lazio. Diverse le scosse avvertite chiaramente anche nella zona di Norcia, la più forte di tutte, di magnitudo 4.2, registrata alle 4:27 dai sismografi dell’Ingv. Sono oltre quindicimila le persone assistite dal Servizio nazionale della Protezione civile in seguito al terremoto che ieri mattina ha colpito il territorio dell’Italia centrale già interessato dalle scosse del 24 agosto e del 26 ottobre. Lo rende noto un comunicato del Dipartimento della protezione civile. In particolare, oltre cinquecento persone sono accolte in strutture alberghiere nell’area del Trasimeno e oltre quattromila negli alberghi sulla costa adriatica. A queste si aggiungono circa tremila persone in Umbria e altre settemila nelle Marche ospitate in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale. Questi dati, riferiti alla tarda serata di ieri, sono da considerarsi in continua evoluzione e aggiornamento. Rimangono, inoltre, tra gli assistiti a seguito del sisma del 24 agosto, oltre 1100 cittadini ospitati in alberghi e strutture ricettive, prevalentemente a San Benedetto del Tronto, presso le abitazioni del progetto C.a.s.e. nel comune dell’Aquila o nei Map localizzati in altri comuni d’Abruzzo nonché nelle residenze sanitarie assistenziali nelle quattro regioni colpite dal sisma. Prosegue intanto il lavoro della Protezione civile e degli altri soccorritori impegnati sul campo. Al momento risultano quasi ottomila le persone assistite. In particolare, sono oltre 900 in Umbria: quasi 400 presso strutture alberghiere nell’area del Trasimeno e oltre 500 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale. La scossa delle 7:40 è stata avvertita fortissima in tutto il centro Italia ma anche lungo tutto lo stivale, da Bolzano alla Puglia. Non vi sono vittime né dispersi. I feriti sono di lieve entità, tranne una persona che viene segnalata di qualche gravità. Inoltre, tre persone sono state estratte vive dalle macerie a Tolentino, dove si sono avuti diversi crolli. ‘Ci sono problemi di viabilità dappertutto, a cominciare dalla Salaria chiusa’, ha spiegato il capo della Protezione civile. A Norcia sono crollate la Basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria argentea: sono rimaste in piedi parte delle facciate e delle strutture. L’Italia tutta vive col fiato sospeso da almeno due mesi e non solo perché da Nord a Sud vengono avvertiti i colpi delle scosse sismiche che hanno devastato un’area vastissima che va Amatrice a Norcia. Tutta l’Italia si interroga sulle condizioni di persone fiaccate dai lutti, dalla perdita delle proprie cose e dalla paura che non ti abbandona nemmeno per un attimo nel corso della giornata. Esprimo, ha detto il Papa dopo l’Angelus, la mia vicinanza alle popolazioni dell’Italia Centrale colpite dal terremoto. Anche questa mattina c’è stata una forte scossa. Prego per i feriti e per le famiglie che hanno subito maggiori danni, come pure per il personale impegnato nei soccorsi e nell’assistenza. Il Signore Risorto dia loro forza e la Madonna li custodisca. Un lungo applauso dalla piazza ha accolto le parole del Papa.
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