“Abbiamo attivato l’Unità i crisi e allo stato no ci risulta nessun italiano coinvolto. Ai cittadini albanesi va tutta la nostra solidarietà per un evento che è stato sentito anche dagli abitanti delle regioni del Sud Italia”, ha detto il ministro degli esteri Luigi Di Maio ad Agorà su Rai 3.
LA DIRETTA
Una seconda scossa, di magnitudo 5.4, è stata registrata questa mattina alle 07:08 ora locale (la stessa ora in Italia) nel nordovest dell’Albania. lo rende noto l’Istituto geofisico americano (Usgs).
Il terremoto è stato rilevato ad una profondità di 10 km con epicentro a circa 22 km da Mamurras. Nel complesso le scosse registrate finora nel Paese sono quattro, di magnitudo tra 5.1 e 6.4.
Si mobilità l’Europa per soccorre un Paese ‘distrutto’. Team di emergenza stanno arrivando dal Kosovo, dall’Italia, dalla Grecia, dalla Turchia, dai palestinesi e da altri Paesi vicini. “I soccorritori – sottolinea ancora il portavoce del Governo – sono aiutati da volontari in una manifestazione di solidarietà senza precedenti”,. I media locali parlano anche del crollo di una villa vicino Durazzo all’interno della quale si trovavano 8 persone.
Dopo la prima scossa che ha fatto tremare violentemente la terra ne è seguita pochi minuti dopo una di intensità 5,5 e da allora le scosse di assestamento sono state oltre 100. Tante persone si trovano ancora sepolte sotto le macerie degli edifici crollati ma non si conosce il numero preciso così come non si conoscono ancora i danni registrati sull’intero territorio del paese. Tutte le scuole hanno sospeso le lezioni per due giorni.
La scossa è stata avvertita anche in Italia e in particolare in Puglia nelle province di Bari, Bat, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto. La terra ha tremato anche in Basilicata e Campania.
Il terremoto che nella notte ha colpito l’Albania era stata preceduto il 21 settembre scorso da un sisma di magnitudo 5,6 che aveva danneggiato circa 500 edifici ed era stato considerato come il più forte degli ultimi 30 anni. Il sisma più devastante nella storia del Paese risale al primo giugno del 1905, quando almeno 120 persone morirono a seguito di una scossa di magnitudo 6.6.
“Si lavora intensamente per salvare ogni vita possibile in alcuni punti critici a Durazzo e Thumana”, prosegue il premier, che invita la popolazione a “mantenere la calma e a sostenere a vicenda”. Rama ha annunciato alla stampa che si recherà immediatamente a Durazzo, la più colpita dal terremoto.