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Terremoto in casa Ferrari. Dopo le ultime deludenti prestazioni, si è dimesso Stefano Domenicali, l’ormai ex capo della gestione sportiva. “Lascio per dare una scossa” ha detto lo stesso Domenicali, una scossa a un ambiente depresso perché, dopo mille aspettative legate all’arrivo di Raikkonen chiamato ad affiancare Alonso, si è dovuto scontrare con un paio di gare praticamente disastrose e sempre anonime. Troppo pesante l’eredità che ha dovuto raccogliere, troppo grandi i successi della rossa e del suo predecessore Jean Todt, come troppe sono state le delusioni che spesso hanno fatto storcere il naso ai tifosi della Rossa. Infatti i tifosi del Cavallino ricordano principalmente la delusione dei tre Mondiali persi all’ultima gara: 2008 con Massa campione del mondo fino all’ultima curva prima del sorpasso di Hamilton a Glock, nel 2012 ma soprattutto nel 2010 quando Alonso perse il titolo per una strategia e una condotta di gara fallimentare di cui venne accusata proprio Domenicali. “La Ferrari – si legge in un comunicato – ha preso atto delle dimissioni di Stefano Domenicali e lo ringrazia per avere servito l’azienda con grande dedizione in ruoli di crescente responsabilità per 23 anni. A Stefano Domenicali gli auguri più sinceri per il futuro”. A seguire è arrivata anche la nota firmata Montezemolo: <<Ringrazio Stefano Domenicali non solo per il suo costante contributo e impegno, ma per il grande senso di responsabilità che ha saputo dimostrare anche oggi anteponendo l’interesse della Ferrari al proprio>>. Al suo posto Marco Mattiacci, definito “Un manager di valore che conosce bene l’azienda e che ha accettato con entusiasmo questa sfida”.
Sebastiano Borzellino
