Un violentissimo terremoto ha colpito la provincia orientale turca di Van Anadolu e avrebbe provocato centinaia di vittime. Secondo l’osservatorio ”Kandilli” di Istanbul le persone rimaste uccise oscillerebbero tra 500 e 1000. Ma si tratta di un bilancio ancora provvisorio perché si susseguono scosse di assestamento che potrebbero provocare altre vittime. Si contano più di quaranta edifici crollati.
“E’ un sisma potente e può aver causato tra i 500 e 1000 morti”, ha detto in una conferenza stampa Mustafa Gedik, capo dell’Istituto sismologico di Kandilli, a Istanbul. Il vicepremier turco Besir Atalay ha riferito che il sisma nell’est della Turchia ha abbattuto circa dieci edifici a Van e tra i 25 e i 30 nel vicino distretto di Ercis. L’epicentro del sisma è stato localizzato nel villaggio di Tabanli, nella provincia di Van, a circa5 chilometridi profondità. Il terremoto è stato avvertito fra l’altro a Diyarbakir, Sirnak, Siirt, Batman e Mardin. Ad Erics ci sono molti morti e parecchi edifici sono crollati e il sindaco della cittadina chiede aiuti, soprattutto sanitari, per affrontare l’emergenza. Sono in corso verifiche sull’eventuale presenza di italiani. “Stiamo verificando e le comunicazioni sono molto difficili” dice l’ambasciatore italiano ad Ankara, Gianpaolo Scarante. “Al momento – continua Scarante – sappiamo con certezza che nel paese di Van c’è un’unica famiglia italiana, composta di tre persone, che risiede lì da tempo e ha una piccola attività artigianale e svolge anche attività benefica. Non siamo riusciti finora, ma forse negli ultimi minuti è stato possibile, a contattarli personalmente – prosegue l’ambasciatore – ma attraverso dei frati armeni che sono stati contattati dal consolato di Smirne abbiamo saputo che stanno bene e non hanno subito danni”. Si tratta degli “unici residenti registrati”, sottolinea Scarante, mentre come turisti, “stiamo verificando, ma la zona è molto poco turistica; non è una zona dove normalmente si recano turisti italiani salvo casi isolati di persone particolarmente motivate, dall’attrattiva del monte Ararat o di altri reperti archeologici nell’area”. Quindi, conclude, “data la stagione e la scarsità di turismo italiano in quella zona”, si spera che non ci siano connazionali coinvolti nel sisma. La Turchia è stata diverse volte colpita da violentissimi terremoti negli ultimi anni. Nel marzo dell’anno scorso un terremoto di magnitudo 6,0 aveva abbattuto case mal costruite in cinque villaggi della provincia di Elazig, sempre nell’est della Turchia , uccidendo 51 persone. Uno dei terremoti più devastanti della storia recente del montagnoso paese, a parte quelli del 1999, è il sisma che nel 1976 fece circa 6.000 morti sempre nella Turchia orientale a Van e Agri. Il terremoto più recente e di un certo rilievo è stato quello del 19 maggio scorso che, con una magnitudo di 5,9, colpì la città di Simav facendo due vittime e 79 feriti. Il sisma fu avvertito anche a Istanbul, megalopoli a rischio sismico tanto che il premier Recep Tayyip Erdogan, in campagna elettorale, ha promesso di spostare due milioni di abitanti in aree periferiche da trasformare in città satelliti meno a rischio.