”Siamo due partiti diversi con modi diversi di fare politica. Renzi può e faccia quel che vuole sui gruppi. Se vuole andare via dai gruppi è una scelta sua che rispetterò ma voglio finire questa storia, perché davvero non ce la faccio più mi sono rotto le balle… Questo balletto non mi appartiene”. Lo ha detto Carlo Calenda a ‘Controcorrente’ su Retequattro.
”La verità, per essere più chiari, è che un grande partito liberal-democratico è fallito perché Renzi non ha nessuna intenzione di farlo – ha affermato Calenda – Se Renzi vuole andarsene dai gruppi faccia quel che vuole. Io non posso perché hanno il mio nome. Se vuole andarsene, è una sua scelta, può fare come vuole. Questa polemica non mi interessa. Ammetto la grandissima capacità di Renzi. Il punto è che il nostro obiettivo come Azione è prendere i voti essendo oggettivi, tenendo fermi i nostri valori”.
Su un possibile ingresso di Iv nel governo, Donzelli taglia corto “Con le elezioni gli italiani si sono espressi in modo netto dando un mandato ad una coalizione di centrodestra, che oggi è solida e più unita che mai. Ma anche lo stesso Renzi non mi sembra intenzionato a entrare in maggioranza. Lui è più abituato a farle saltare le maggioranze che ad entrarci” e precisa sul presidenzialismo e la proposta che Renzi presenterà ufficialmente che “Giorgia Meloni sulle riforme ha detto di essere pronta a confrontarsi con tutti. I cittadini hanno il diritto di scegliere direttamente chi li governa, alla nostra Nazione servono istituzioni solide e credibili. Dopo aver ascoltato tutti però la maggioranza si prenderà le proprie responsabilità e faremo valutare al Parlamento la nostra proposta”. Poi, l’auspicio che possa nascere un’opposizione credibile e diversa “l’Italia avrebbe tanto bisogno di un’opposizione seria, credibile, capace di fare le pulci al governo con proposte alternative. Noi quando eravamo all’opposizione pensavamo sempre al bene dell’Italia. A volte abbiamo votato pure a favore di misure che ritenevamo utili”.