Aveva promesso di usare il lanciafiamme Matteo Renzi, dopo le ultime amministrative, sul Pd napoletano. Non lo ha fatto e così, quando si parla di tessere gonfiate, cinesi in fila e liste contraffatte. Il ‘caso’ scoppia per il boom di 300 neo iscrizioni al Pd tra Napoli e provincia, con corollario di video che testimoniano l’elargizione gratuita di tessere nel circolo di Miano. Ma, fa sapere il partito, a Castellammare sono state trovate, e poi già bloccate, cento tessere pagate con la stessa carta di credito, così come a Quarto e Bagnoli è stata notata una crescita anomala, su cui sono scattate le verifiche.
Primarie truccate nel 2011, soldi distribuiti fuori dai seggi per votare a quelle del 2016, quasi sempre code di ‘cinesi’. E ferite mai rimarginate come le accuse al veleno del migliorista Umberto Ranieri, sconfitto dall’ingraiano Andrea Cozzolino nel 2011: Cozzolino perse in tutti i seggi tranne uno, quello di Secondigliano, Ranieri uscì dal Pd. E, di recente, firme false e candidati ‘a loro insaputa’ nelle liste a sostegno di Valeria Valente alle comunali del 2016, quelle in cui il Pd rovinò al 9% dei voti e consegnò la città al sindaco De Magistris.
Risultato: un partito commissariato un’infinità di volte, tra cui dall’attuale ministro Orlando, neo-sfidante di Renzi, che ora dice ‘la rottamazione non ha funzionato, il congresso non andava fatto’. Invece, Emiliano è chiaro: ‘Il tesseramento non funziona più, va rivisto integralmente’.
Renzi suggerisce ai suoi di evitare con cura le polemiche, confidando nel lavoro della magistratura.
Il segretario provinciale, Vincenzo Carpentieri, che ha bloccato le adesioni nei circoli sospetti e che ora promette rigore, è stato sfiduciato dai consiglieri comunali di Melito, di cui è sindaco.
Apparentemente, fuori da tutto c’è Antonio Bassolino che è fortemente anti-renziano e afferma: ‘La situazione a Napoli è di grave emergenza politica e morale’, ma in modo segreto aiuta a organizzare gli scissionisti di Movimento democrati e progressisti.
Il Nazareno invia a Napoli il deputato Lele Fiano garantendo cheil Pd metropolitano era già intervenuto. Il tesseramento del Pd si è chiuso il 28 febbraio e Guerini si era tenuto la notizia per festeggiare i dati, quelli nazionali, che, in effetti, sono buoni, anzi ottimi: 405.041 iscritti con una progressione, seppur graduale, che sa di rinascita (erano 378.669 nel 2014, 395.574 nel 2016, più 5% circa).