Alcune persone camminano davanti alla Borsa Italiana in piazza Affari, Milano, 11 ottobre 2018. Apertura negativa per tutte le Borse europee: Parigi cede l'1,5%, Francoforte l'1,31% e Londra a pochi minuti dall'apertura è in ribasso dell'1,26%. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Europa scettica sul taglio dell’Iva

Il taglio dell’Iva non convince l’Europa. Gli occhi dell’Unione europea sono puntati sull’Italia, o meglio sui piani del governo italiano che nelle ultime settimane ha combattuto una battaglia europea per l’introduzione di uno strumento innovativo come il Recovery fund. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dovuto alzare i toni per far aprire gli occhi ad una Ue inizialmente distante dalla realtà dei fatti, incapace di comprendere le potenziali conseguenze dell’emergenza coronavirus.

L’Italia ha evidenziato la spaccatura tra gli Stati del Nord e gli Stati del Sud, è riuscita, grazie alla mediazione della Francia, a tirare dalla sua parte prima la Germania di Angela Merkel e poi la Commissione europea. Ursula von der Leyen ha messo sul piatto un piano di recupero importante, storico. E all’Italia spetterebbe una bella fetta di torta.

Inevitabilmente quindi gli occhi dell’Unione europea sono puntati sulle azioni del governo di Roma. I fondi europei andranno usati per progetti coerenti con quelli dell’Unione. Bocciata la prima idea paventata dal Movimento 5 stelle: con il Recovery fund non si tagliano le tasse. L’Italia prende nota, il Presidente del Consiglio lavora al piano di rilancio e convoca gli Stati Generali, che si aprono proprio con il confronto con le istituzioni europee

Al termine del ciclo di incontri è lo stesso Conte a paventare un possibile taglio dell’Iva per rilanciare i consumi. Operazione decisamente costosa da finanziare con lo scostamento di bilancio. Ma il piano non sarebbe propriamente condiviso da Merkel e Macron, che stando a diverse indiscrezioni di stampa avrebbero fatto sapere al Presidente del Consiglio di non condividere il progetto fiscale. Comunicazione che sarebbe avvenuta per vie informali.

A proposito di Europa, il 17 e il 18 giugno andrà in scena il prossimo consiglio Ue sul Recovery fund. Con la speranza che possa essere il vertice definitivo. L’Italia, ma non solo, ha fretta. Il progetto presentato dalla Commissione europea piace al governo italiano ma deve essere avviato in tempi brevi. Restano da vincere le resistenze degli Stati del Nord, che al momento non sembrano intenzionati a dare il via libera alla proposta presentata da Ursula von der Leyen.

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