Test missilistici imminenti, in Corea ed Usa sale l’allerta

Una situazione che diventa ogni giorno più preoccupante. I rischi di una guerra imminente preoccupano le nazioni vicine alla Corea del Nord, soprattutto oggi, dopo la notizia che Pyongyang avrebbe terminato i preparativi per un eventuale lancio, potendo quindi effettuare un test missilistico in ogni momento.

E’ quanto dichiara un rappresentante dell’amministrazione Usa alla Cnn, sottolineando comunque che serve cautela perché le informazioni arrivano da immagini satellitari.  Inoltre viene reso noto che il test potrebbe essere eseguito senza l’invio di un avvertimento standard agli aerei commerciali e alle navi, per invitarle a stare lontano dalla traiettoria.

Intanto in Corea si applicano le prime misure di sicurezza. Il posto di frontiera di Dandong tra la Cina e la Corea del Nord viene infatti chiuso ai turisti, secondo le autorità doganali cinesi, dopo l’ invito rivolto dal governo di Pyongyang agli stranieri affinché lascino la Corea del Nord di fronte a un rischio guerra. La frontiera di Dandong rimane aperta per il traffico commerciale, hanno aggiunto le stesse fonti.

Da due mesi la tensione è alta nella regione a causa del test nucleare nordcoreano dello scorso febbraio e delle sanzioni decretate dall’ Onu. La Corea del Nord è in condizione di lanciare missili di tipo diverso da differenti siti. “Ci sono chiari segnali che il Nord potrebbe sparare allo stesso tempo missili Musudan, Scud e Nodong”, ha riferito una fonte del governo di Seul, citata in forma anonima dalla Yonhap. I responsabili sudcoreani della sicurezza nazionale hanno riferito che Pyongyang ha trasportato due missili Musudan, a media gittata e capaci di coprire fino a 3-4.000 chilometri, a Wonsan, sulla costa orientale. Dalle analisi fatte sulle immagini satellitari è emerso che altri quattro o cinque moduli mobili, utilizzati per il trasporto e il lancio di vettori (transporter-erector-launchers, TEL), sono stati recentemente sistemati nella provincia di Hamkyung del Sud, alimentando le voci che il Nord possa lanciare missili da luoghi diversi, anche contestualmente. I TEL sono da ritenersi piattaforme multiuso, impiegabili per missili a corto raggio Scud, che hanno una copertura di 300-500 km, e missili a medio raggio Nodong, che possono raggiungere i 1.300-1.500 km.

Nel frattempo, Corea del Sud e Stati Uniti hanno alzato il livello di vigilanza per un testa balistico di Pyongyang ritenuto imminente, secondo le valutazioni di un alto funzionario militare sudcoreano.

Il premier nipponico, Shinzo Abe, ha assicurato che il governo sta facendo il possibile per evitare al Paese rischi legati ai missili nordcoreani, nel pieno dello stato di allerta di un lancio che potrebbe avvenire anche oggi. “Stiamo prendendo tutte le misure per proteggere la vita delle persone e garantire la loro sicurezza”, ha detto Abe. Il ministro della Difesa, Itsunori Onodera, ha ribadito che prosegue la raccolta di informazioni e “ci stiamo preparando per ogni evenienza”.

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