Nel decreto varato ieri sera sulle banche di credito cooperativo non è stata prevista alcuna norma per risarcire i risparmiatori truffati dal salvabanche. E oggi la borsa di Milano è maglia nera in Europa perdendo più del 4 per cento con grande sofferenza dei titoli bancari. Per le Borse sono giorni complicati, si è di fronte a una correzione generale forse anche naturale dopo un periodo di crescita molto forte, allo stesso tempo per settore bancario italiano ma anche europeo l’andamento dei mercati non ha grande correlazione con i fondamentali delle banche. E’ quanto viene spiegato nel corso di un briefing tecnico al ministero dell’Economia dopo l’approvazione del decreto banche. ‘Nella tanto attesa e auspicata decisione del Governo di accogliere l’autoriforma delle banche di credito cooperativo abbiamo raccolto notizie di stampa circa l’introduzione, all’ultimo minuto, di una formula di ‘way out’ attraverso la quale alcune Bcc potrebbero trasformarsi in società per azioni pagando una tassa sul patrimonio. Noi vogliamo pensare che questa notizia non sia vera perché metterebbe in pregiudicato l’intervento positivo sulla forte integrazione delle Bcc, che sono banche e cooperative al tempo stesso, e minerebbe alle fondamenta la costruzione di un movimento cooperativo forte e generatore di occupazione e ricchezza per il Paese. Da parte di Area popolare, leggeremo con attenzione il testo che è uscito dal Cdm e che non può, in nessun modo, comprendere elementi che contraddicano lo spirito della riforma e pregiudichino il futuro di uno dei più importanti intermediari creditizi’, dichiara il vicepresidente vicario di Area popolare Ncd-Udc, Luigi Marino.
Cocis