Si è tenuta ieri sera, 30 giugno, presso la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma la prima performance italiana dei National. In pieno tour promozionale, a poco più di un mese dalla pubblicazione del sesto album “Trouble Will Find Me”, la band giunge nella Capitale ospite della rassegna “Luglio Suona Bene” e forte di un sold out ufficializzato già da alcune settimane.
Si parte con “Squalor Victoria”. A seguire “I Should Live in Salt” e “Don’t Swallow the Cap”, entrando finalmente nel vivo dell’ultima fatica in studio. Il pubblico mantiene ancora una certa compostezza, come a voler rispettare quel luogo tanto suggestivo quanto formale. Sarà lo stesso Matt Berninger a richiamarlo nel sottopalco, dopo una manciata di brani, cercando più volte il contatto con le prime file. “Bloodbuzz Ohio” accende gli animi, ma “Sea of Love” fa saltare ogni forma d’ordine (apparentemente) imposta dalla Cavea.
Da questo momento in poi sarà tutto un altro concerto. La band esegue i brani più recenti e le ballate di qualche anno fa come “I Need my Girl” e l’immancabile “Sorrow”. L’acustica è perfetta e Berninger è padrone del palco. Eccentrico e passionale, incanta i romani trascinandoli con sé fino all’ultima nota.
Ma le emozioni prendono il sopravvento sul finire. “About Today” e “Fake Empire” lasciano senza fiato. Su “Mr November” il frontman abbandona il palco e s’immerge con il suo microfono nella folla. “Vanderlyle Crybaby Geeks”, in versione acustica e cantata insieme al pubblico, chiude un’esibizione intima e superlativa che difficilmente sarà dimenticata dai presenti.
Riccardo Rapezzi