Non ci saranno licenziamenti. La Thyssen –Berco ha firmato l’accordo con i sindacati, salvando ben 611 posti di lavoro. L’accordo è stato firmato alla presenza del ministro Enrico Giovannini. “La clausola appena siglata- spiega la Uilm – prevede una proroga di 12 mesi della Cigs (rivolta ai lavoratori dei siti di Copparo,Busano,Castelfranco Veneto), con mobilità volontaria per un numero massimo di 438 lavoratori, attraverso i 12 mesi di Cigs più tre anni di mobilità, insieme alla possibilità di massimo tre anni di contribuzione volontaria coperti da integrazione aziendale, con esodi volontari incentivati fino a 65.000 euro se si aderisce entro settembre 2013, dato che successivamente l’incentivo decresce)”.
“Quello sottoscritto alle 5.45 di questa mattina è un accordo che proverà a rilanciare il gruppo in un momento di estrema difficoltà, anche con estremi sacrifici da parte dei lavoratori. Occorrerà monitorare, nei prossimi mesi, attentamente l’andamento del piano di ristrutturazione per verifica”, commenta Guglielmo Gambardella, coordinatore di settore per la siderurgia della Uilm nazionale.
Le condizioni dell’accordo. Nell’accordo si stabilisce il congelamento per 24 mesi di alcuni istituti del contratto aziendale(cottimo,concottimo e PdR, premio di produzione e premio feriale) ed apertura di un tavolo di confronto per i loro rinnovo dopo il 1 ottobre 2015. Previsto inoltre, il ricorso al primo anno di Cigs per Sasso Morelli.
Impegno per reindustrializzazione per il sito di Busano, grazie anche al supporto il supporto della Regione Piemonte. Il verbale d’accordo – spiega la Uilm – riporta i temi dell’ipotesi presentata dal ministero del 2 luglio scorso con integrazioni dell’accordo siglato a Ferrara presso la Uninindustria locale dalle segreterie territoriali e dalle Rsu con l’azienda siderurgica.
Soddisfatti Fim e Cisl. Sandro Pasotti, coordinatore nazionale siderurgia Fim-Cisl, ha ringraziato “i lavoratori e le lavoratrici della Berco che con la loro determinazione hanno consentito di concludere positivamente con un accordo difensivo, la lunga vertenza iniziata con la minaccia dei licenziamenti”.