Il Covid colpisce il villaggio azzurro a Tokyo. Tredici persone della delegazione italiana, tra cui 6 atleti e 7 official sono in isolamento fiduciario dopo aver avuto un contatto stretto con una persona positiva al covid. Gli atleti coinvolti fanno parte delle delegazioni di pugilato, tuffi e skateboard. Questa posizione di ‘close contact’ non vieta a questi atleti di partecipare ai Giochi perché possono continuare ad allenarsi e a gareggiare, effettuando un tampone molecolare sei ore prima della gara.
A Casa Italia questi atleti potranno continuare a svolgere tutte le loro attività propedeutiche alle competizioni olimpiche seguendo solo specifiche accortezze procedurali per quanto riguarda i pasti ed i trasferimenti agli impianti di gara. Per motivi di privacy il Coni non comunicherà i nomi delle atlete e degli atleti coinvolti.
“So che gli atleti stanno seguendo tutte le procedure del caso e sono certa che il capo missione riuscirà a tenere tutto sotto controllo e a gestire la situazione nel migliore dei modi e che i nostri atleti riusciranno a gareggiare”, ha spiegato la sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali, al suo arrivo a Casa Italia a Tokyo. “Tutto è possibile e quindi bisogna essere preparati a ogni possibile evenienza, anche questa situazione è sotto controllo e questo è quello che ci interessa. Le cose si possono fare, se si fanno seguendo i protocolli necessari alla fine è possibile contenere tutto, andare avanti e garantire il successo dei Giochi”, ha aggiunto Vezzali.