Con un anno di ritardo si apre la 32a edizione delle Olimpiadi, davanti all’imperatore Naruhito. Il braciere olimpico che ha dato ufficialmente il via alle gare dei Giochi è stata acceso da Naomi Osaka, la tennista giapponese nata da madre nipponica e padre haitiano, l’ultima tedofora delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Allo stadio Olimpico di Tokyo sotto lo slogan ‘United by Emotion’ che ha mescolato la tradizione giapponese, mettendo in risalto l’artigianato raffinato con la cultura moderna, celebrando anche gli atleti che si sono allenati per le Olimpiadi durante la crisi sanitaria globale è iniziato lo spettacolo sportivo più importante al mondo. La kermesse è iniziata alle 20 in punto, ora locale, in uno stadio vuoto, tranne le circa 1000 persone presenti tra dignitari e giornalisti. Come da tradizione la prima delegazione a sfilare è stata la Grecia seguita dagli atleti del Team dei Rifugiati. Per l’Italia i portabandiera Jessica Rossi ed Elia Viviani hanno ‘presentato’ gli azzurri vestiti in tuta bianca con un sol levante tricolore davanti, e quasi tutti sventolano una piccola bandiera biancorossoverde.
Allo stadio Olimpico è stato osservato un minuto di silenzio con tutti i presenti in piedi, comprese l’imperatore Naruhito e il presidente del Cio, Thomas Bach, in conclusione della parte iniziale della cerimonia di apertura, quando è stata ricordata la pandemia – con personaggi vestiti di bianco, medici, infermieri, pazienti – e i suoi momenti più drammatici. Lo speaker ha poi invitato tutti ad alzarsi per onorare la memoria delle vittime. In precedenza, erano state mostrate alcune immagini del lockdown in tutto il mondo, tra le quali quelle di una piazza Duomo di Milano completamente vuota.
I numeri dei giochi olimpici di Tokyo. Oltre 200 paesi, 306 gare in programma per 42 discipline, con alcune new entry: surf, arrampicata, karate e skate, novità volute dal Cio per fidelizzare il pubblico più giovane. La grande assente sarà la Russia, bandita dal comitato olimpico internazionale causa doping: a Tokyo ci sarà solo un gruppo di atleti, che sfileranno però senza la bandiera di Mosca e sul podio andranno senza inno. Gli Stati Uniti si presentano all’appuntamento olimpico con numeri da paura: 613 iscritti seguiti dalla Cina con 431 unità. L’Inghilterra sbarca a Tokyo con un team composto da 367 atleti in cui le donne, 201, superano in numero gli uomini. Anche la Nuova Zelanda registra un primato, schierando Laurel Hubbard, pesista e prima transgender a partecipare a una rassegna a cinque cerchi. La spedizione azzurra è da record: a Tokyo saranno 384 gli italiani in gara (197 uomini e 187 donne) con Lombardia e Lazio regioni più rappresentate in 36 delle 42 discipline in programma