Il primo aereo con aiuti umanitari è arrivato giovedì a Tonga dopo un “gigantesco sforzo” per rimuovere la cenere che ha ricoperto la pista dell’aeroporto della capitale del Paese polinesiano, scenario dell’eruzione di un vulcano sottomarino e di uno tsunami. Un Hercules C-130, partito questa mattina dalla città neozelandese di Auckland, è atterrato poco dopo le 16.00 ora locale all’aeroporto di Tongatapu a Nukualofa, capitale dell’arcipelago. Il volo che trasporta contenitori d’acqua, generatori di corrente, apparecchiature di comunicazione e altri elementi essenziali è la prima spedizione di aiuti umanitari a raggiungere Tonga dal disastro naturale di sabato. “C’è stato uno sforzo gigantesco per liberare la pista a mano dalle forze armate (tongane)”, ha spiegato il comandante della Nuova Zelanda Jim Gilmour all’arrivo in aeroporto.
L’ufficiale militare incaricato dell’operazione ha affermato che le immagini aeree finora riprese sono “preoccupanti”, ma che, al momento, le informazioni disponibili sono insufficienti per valutare l’impatto del danno e fare una valutazione in termini di assistenza. Il C-130 Hercules dovrebbe tornare in Nuova Zelanda stasera ed essere pronto per un’ulteriore operazione di aiuto umanitario sabato. La Nuova Zelanda ha anche indicato che una delle sue navi, che ha a bordo un elicottero, dovrebbe arrivare oggi a Tonga per controllare lo stato dei canali marittimi e delle infrastrutture del molo principale dell’arcipelago, mentre un’altra nave australiana, che farà da base delle operazioni, si prepara a salpare. Un’altra nave neozelandese lo farà domani con 250.000 litri di acqua e altri prodotti essenziali.