‘Stiamo ragionando su un inasprimento delle sanzioni per chi usa lo smartphone mentre sta guidando, fino all’eventualità del ritiro immediato della patente. Ma prima ancora di una scelta sulle norme, servono più controlli e una doverosa opera di sensibilizzazione culturale, specie tra i giovani. Senza un cambio di mentalità, i risultati saranno sempre parziali’, dice il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli al Mattino di Napoli, che pubblica un’inchiesta sugli incidenti stradali causati dall’utilizzo del cellulare: ‘ Quello dell’uso degli smartphone al volante è un fenomeno gravissimo, perché ha a che fare con le nostre abitudini più radicate e con l’idea, errata, che in fondo certe cose possano accadere solo agli altri. Ciò rappresenta una tragica sottovalutazione dei rischi’.
Il Codice della Strada attualmente in vigore regola le infrazioni legate all’uso di smartphone, ma non solo, attraverso l’articolo 173: ‘È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore’. Fanno eccezione i veicoli delle forze armate e della polizia, mentre è consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani. Relativamente alle sanzioni, la multa oscilla tra i 160 e i 646 euro e la sospensione della patente è una sanzione amministrativa accessoria, ovvero viene applicata solo se l’automobilista viene sorpreso nuovamente al volante con il cellulare nei successivi due anni dalla prima multa. Inoltre, la sanzione amministrativa può essere applicata anche quando il guidatore è fermo a uno stop o a un semaforo perché l’auto non si trova in sosta, ma è in marcia.