Tor Vergata: l’ex rettore Novelli assolto dall’accusa di corruzione. “Finisce un calvario mediatico”

Ci sono voluti sei anni per ricevere giustizia. Un lungo calvario giudiziario conclusosi con l’assoluzione con formula piena per l’accusa di corruzione ed una condanna con sospensione della pena, comprese le attenuanti, per tentata concussione. Il professore Giuseppe Novelli, ex rettore dell’Università di Roma Tor Vergata, è soddisfatto a metà per l’esito del processo in cui era estato imputato per tentata concussione e induzione alla corruzione. “Le sentenze si rispettano sempre e comunque e da oggi sicuramente mi sento più sollevato perché la giustizia italiana ha accertato che non ho commesso nessun reato.”, dice il professore Novelli. “Questa decisione mi ripaga parte del dolore che ha provocato a me e alla mia famiglia da una gogna mediatica gratuita”, continua l’ex rettore. Secondo i pm nel 2016 il rettore avrebbe abusato della sua posizione nei confronti dei ricercatori Giuliano Grüner, oggi professore ordinario, e Pierpaolo Sileri, oggi sottosegretario alla Salute. Il rettore avrebbe minacciato i due medici per convincerli a ritirare i rispettivi ricorsi contro la nomina a chiamata diretta di altri colleghi. Sia Grüner che Sileri si aspettavano la nomina e invece l’allora rettore scelse altri professori per chiamata diretta per chiara fama. Nel 2019 c’è il rinvio a giudizio: secondo gli inquirenti Novelli nel 2016 avrebbe “abusato della sua posizione apicale” e veniva accusato di tentata concussione e induzione alla corruzione nei confronti di Giuliano Grüner e Pierpaolo Sileri, perché avrebbe minacciato i due medici per convincerli a ritirare i rispettivi ricorsi, presentati per protestare contro la chiamata diretta di altri colleghi. Entrambi ‘volevano’ la nomina a professore che non arrivò in quell’epoca. Secondo l’accusa l’allora rettore dell’Università di Tor Vergata avrebbe compiuto “atti idonei consistenti dapprima nel far pervenire, tramite altri accademici e personale dell’università, a Gruner i motivi del suo forte risentimento, quindi nel minacciarlo direttamente di compromettere irrimediabilmente il suo futuro professionale”. In quanto a Sileri, Novelli gli propose la nomina a professore associato e poi a professore ordinario “in cambio della promessa di recedere da tutte le iniziative di tutela anche in sede giurisdizionale”. I due però non ritirano i ricorsi al Tar ed il processo è andato avanti. Ora invece è arrivata l’assoluzione con formula piena per l’accusa di corruzione per Novelli che segna la fine di un calvario per il genetista. Per la tentata concussione sicuramente sarà presentato un ricorso in appello per mettere fine a questa vicenda.

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