Ha alleggerito il valore dell’eredità di 1,6 milioni per pagare meno tasse, ricorrendo ad un doppio passaggio di beni mobili e immobili tra il patrimonio del defunto e una società. Ma l’Agenzia delle entrate di Torino ha scoperto la successione ‘manovrata’. L’ erede aveva attribuito i beni immobili di una srl al defunto per dichiarare un valore inferiore di 700mila euro, grazie alla tassazione sulla base del valore catastale, anziché sul più elevato valore di mercato. In modo analogo 900 mila euro erano passate dal defunto alla società alcuni mesi prima del decesso, con l’intento di sottrarre la somma all’asse ereditario. Per il secondo passaggio la stranezza riscontrata dall’Agenzia delle Entrate era il valore di 187 mila euro della partecipazione nella srl. I funzionari del fisco hanno esaminato i bilanci della società e i conti bancari del defunto scoprendo l’anomalo flusso di denaro in pochi mesi
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