Ventuno No Tav, guidati da Grillo. Questa l’insolita delegazione che si è presentata stamane al Tribunale di Torino, tra cui il leader No Tav Alberto Perino. L’accusa per gli operai è ìdi violazione di sigilli e abuso edilizio a diverso titolo per l’occupazione della Baita Clarea, a Chiomonte, il 5 dicembre 2010 dopo il sequestro da parte della Procura di Torino. “Quello della giustizia -ha detto Grillo entrando in aula- è un sistema che non funziona più. Non si può mettere in piedi un processo che costerà migliaia e migliaia di euro per la rottura di un sigillo. Ci sono detenuti in carcere – ha aggiunto il leader del Movimento 5 Stelle riferendosi agli arrestati del movimento – solo per concorso morale, che non prevederebbe neppure il carcere. Affrontare così duramente gli inermi è una debolezza della giustizia per giustificare un buco da 22 miliardi che non faranno mai. E’ proprio la giustizia che è in crisi”.
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