Partite di scacchi comprate e vendute, risultati combinati in anticipo. Di queste accuse si è dovuta occupare la giustizia sportiva, che al termine di un vero e proprio processo, ha sanzionato quattro campioni del ‘Gioco dei Re’. Si tratta di tre italiani molto conosciuti nel panorama scacchistico nazionale e di un grande maestro russo.
Le sanzioni vanno dalla semplice deplorazione ai sette mesi di sospensione. Il torneo incriminato si è svolto a Montebelluna, in Veneto, ai primi dell’anno. Gli scacchi sono soggetti alla magistratura sportiva perché la federazione italiana è associata al Coni.
Per il torneo di Montebelluna è stata riconosciuta la colpevolezza solo del giocatore russo, incolpato per avere tentato di coinvolgere un avversario nella manipolazione ‘dietro corrispettivo’ del risultato di una partita.