Toti a Roma incontra Gasparri e Salvini

“È tanto bello tornare a Roma, è bello incontrare tanti amici, alcuni dei quali mi sono stati particolarmente vicini, oltre al gruppo di Noi moderati che sono amici fraterni. Poi c’è la Lega di Matteo Salvini, gli stessi Fratelli d’Italia e nel pomeriggio, a differenza di quello che qualcuno dice, incontrerò anche Forza Italia a cui voglio bene. Alle 16 vedrò Maurizio Gasparri” ha aggiunto Toti, concludendo: “Penso più saluti e ringraziamenti, che altro”.

Il tempo sembra essersi riavvolto, con Giovanni Toti che torna a Roma, come accadeva in passato, per il suo tour di visite nella Capitale. Ma l’impressione è effimera, in realtà tutto è cambiato dopo che l’ex governatore, tornato libero dopo quasi tre mesi di domiciliari, vuole pesare nella scelta del suo successore. Ma a prescindere dalle scelte del centrodestra,  saranno elezioni complicate. A partire dalle date: è probabile che le prossime tre Regionali (Liguria, Umbria ed Emilia Romagna) saranno accorpate in election day il 17 novembre.

”Ho sentito tanti nomi, non so poi quali provengono da chi, visto che un po’ sono nomi auto sondati, un po’ provengono da sponsor tutti legittimi. Ma ho ripetuto a tutti che Toti benedice tutte le candidature che vengono dall’esperienza politica che ho avuto l’onore di guidare e ha costruito una classe dirigente”. Così l’ex governatore della Liguria, libero dopo quasi 90 giorni di arresti domiciliari, al termine di un incontro al Senato con Maurizio Gasparri, parlando del prossimo candidato di centrodestra alle regionali in Liguria del prossimo ottobre.

”Non sono io che devo scegliere – spiega Toti- darò una mano al candidato che tutti insieme considereremo il migliore, non vedo una guerra, né un braccio di ferro”.  Un civico? ”La Lega non ha una visione negativa, una preclusione su un ‘civico’ per la presidenza della Liguria. Credo che su un candidato civico non farebbe difficoltà nessuno dei principali partiti di governo”, ha assicurato Toti. D’altra parte, la ”Regione Liguria al momento è governata all’incirca per il 75% da sindaci civici appoggiati dai partiti. Detto ciò, non c’è neanche una esclusione di una candidatura partitica ove ci fosse ovviamente un accordo”.

Poi scherza sui candidati avversari. Come vedo Orlando? “Intanto, due gerundi in Liguria, abbia già avuto Burlando, ora Orlando… Io penso che sia una candidatura che va nel senso opposto alla Liguria che abbiamo costruito. È chiaramente un candidato di sinistra e quella sarà una coalizione sbilanciata a sinistra. Quindi, credo ci sia ampio spazio a destra e credo ci siano anche molte perplessità per gli elettori di Iv e Calenda a unirsi a chi fa le manifestazioni di piazza”.

Nessuna ruggine con Forza Italia, dice ancora l’ex presidente della Liguria. “È un partito che ha sostenuto la mia maggioranza fin quando sono stato in carica, è il partito da cui provengo e che nasce dal partito della famiglia Berlusconi che considero personali amici. È un partito che ha un solido dna garantista e anche nella situazione difficile che ho appena vissuto mi ha sostenuto e difeso con grande vigore”.

Non ho la sindrome dell’abbandono e sto benissimo anche da solo. Poi c’è chi ha una sensazione più spiccata e l’ha fatta sentire e chi magari mastica meno questi temi” ha detto l’ex governatore della Liguria, Giovanni Toti, dopo aver incontrato, a Roma, il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, nella sede del gruppo a Montecitorio. Toti è, infatti, presidente del Consiglio nazionale del partito.

In seguito al suo incontro con Lupi, è avvenuto quello con il segretario della Lega, Matteo Salvini. E proprio il Carroccio a rendere noti alla stampa i dettagli dell’incontro tra i due, avvenuti nella sede del ministero dei Trasporti: “L’incontro è stata l’occasione per fare il punto della situazione sulla regione Liguria: non solo dal punto di vista delle infrastrutture e dello sviluppo economico, ma anche considerando le elezioni che il centrodestra è determinato a vincere”.

“La Liguria ha registrato nell’ultimo triennio una crescita record, oltre la media nazionale in diversi settori chiave – prosegue la nota – seconda regione d’Italia per crescita del reddito pro capite, quarta per crescita del Pil, tra le prime cinque per crescita dell’occupazione. Negli ultimi anni, hanno convenuto Salvini e Toti, la Liguria ha fatto passi da gigante anche in termini di investimenti e nuove opere: un patrimonio che non può essere disperso”.

“Non abbiamo parlato di scudo agli amministratori, ma delle cose fatte e che dovremo continuare a fare”. Queste, invece, le parole dell’ex governatore della Liguria a seguito dell’incontro con il leader leghista, risponde ai cronisti che gli chiedono se abbia discusso o meno dell’ipotesi di uno ‘scudo’ giudiziario per i Governatori, che sarebbe stato proposto da Matteo Salvini, durante il colloquio che ha avuto con lui nella sede del ministero dei Trasporti.

“Mi ha fatto molto piacere incontrare il ministro Salvini che è stato sicuramente tra le persone più vicine e più affettuose con la mia famiglia e anche politicamente più determinate nel segnalare anomalie dell’inchiesta genovese che mi ha visto protagonista e di una serie di situazioni che mi hanno portato qui. Quindi ci tenevo a dirgli di persona il mio affetto e stima” ha aggiunto Toti, specificando che, al loro incontro, ha partecipato anche il viceministro Edoardo Rixi indicato da molti come un suo possibile candidato alla guida della regione.

Una possibilità che lo stesso Toti ha così commentato: “L’obiettivo intanto sarebbe dirlo a Rixi. Come sapete, ho la massima stima di Edoardo. Abbiamo cominciato l’avventura insieme in Regione e sta facendo uno straordinario lavoro per il territorio come viceministro per le Infrastrutture. Ha molti impegni e cose da fare anche in Liguria con il ruolo che ha attualmente. Capisco i suoi dubbi e le sue perplessità. Non so  in che lingua lo deve ripetere.  È un amico, ha tutta la mia stima, per me sarebbe uno straordinario candidato per tantissime ragioni. Sarei felice di lasciare il testimone a lui. Ma ha detto ‘no’, e lo ha ribadito anche oggi nel colloquio al ministero dei Trasporti con Matteo Salvini”, dice Toti parlando con i cronisti fuori Palazzo Madama.

“La scelta dei candidati – ha specificato ancora Toti – si dovrà fare in un momento successivo, ora siamo al preliminare. Certamente c’è volontà da parte del centrodestra di andare uniti e compatti soprattutto su un programma di rinnovamento e progresso della Regione che non vogliamo torni indietro. E soprattutto Salvini e Rixi, che era lì con noi e rappresentano il mondo delle infrastrutture e della modernizzazione del territorio e dei nostri porti, su questo sono particolarmente determinati”.

Sulle sue prospettive future Toti non si è troppo sbilanciato:  “Dopo Roma, farò qualche giorno in famiglia a fare le ferie e non ovviamente chiuso nel giardino di casa. Sul mio futuro politico non lo so. Vediamo se ci sarà un futuro politico”. Poi rivolgendosi ai cronisti, aggiunge scherzando: “O potrei venire a lavorare in un’agenzia di stampa..”.

Non ha incontrato  il leader di Forza Italia, Antonio Tajani: “Prima o poi lo sentirò di sicuro. Oggi con Tajani non siamo riusciti a organizzare per questioni di agenda. Per uno che fa il ministro degli Esteri e vicepremier in un momento non facile per il mondo, credo che la Liguria venga un po’ dopo il Libano, la Palestina, com’è giusto che sia”.

“Trovo singolare che si faccia un processo durante le elezioni” in Liguria. “Mi lascia per perplesso, così si tenta di condizionare un voto quando credo che la stragrande maggioranza dei magistrati italiani avrebbe fatto scelte diverse da quanto avvenuto in Liguria. Tra l’altro il candidato avversario è l’ex ministro della Giustizia”. Queste, invece, le parole di Tajani, a margine di una conferenza stampa al partito.

“È tutto un po’ troppo politicizzato, condivido le parole del ministro Nordio. E se Toti viene assolto che succede? Viene chiamato e rimesso a fare il Governatore? Una parte minoritaria della magistratura non può sostituirsi alla politica, chi guida le istituzioni viene eletto dal popolo, non ha vinto un concorso”.

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