Il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, è arrivata alla Leopolda per chiudere i lavori della seconda giornata. Un lungo applauso l’ha accolta sul palco. ‘Mi scuso per il ritardo anche perché ho letto in queste ore un sacco di ricostruzioni molto fantasiose, e alcune divertenti, sul perché non fossi qui. Ero semplicemente a fare il mio lavoro sulla legge di stabilità’, ha detto Maria Elena Boschi, aprendo il suo ‘question time’ alla Leopolda. ‘Purtroppo tutti i problemi che ci sono stati in questi giorni, in queste ore hanno ottenuto un po’ l’effetto di non farci più parlare della legge di Stabilità, che è una bella battaglia in Parlamento. Invece dobbiamo essere orgogliosi del lavoro che stiamo facendo. Dovremmo essere orgogliosi della legge di stabilità, visto che ogni euro che investiamo in sicurezza reclamerà un euro in educazione e cultura’. Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, replica prontamente: ‘Mai vista in Commissione’. La Boschi si dice orgogliosa della ‘Leopolda’ e dice ‘grazie’ a tutti i volontari, ai ragazzi della segreteria, dove ha cominciato anche lei e se la ‘Leopolda’ funziona è grazie a loro e a loro va il suo grazie. ‘L’anno prossimo ci sarà un passaggio decisivo per le riforme e siamo a buon punto. Le riforme sono nate proprio alla Leopolda, perché sono alcune delle idee e delle proposte che abbiamo fatto nascere qui negli anni passati e oggi sono a un passo dalla realizzazione in Parlamento. Le Regioni forse in questi anni hanno avuto troppi poteri e un po’ li riporteremo in capo allo Stato. Le riforme rendono il Paese più semplice, con un po’ meno politici e qualche costo in meno, ma non meno politica’, sottolinea Boschi. Poi il ministro lancia un video sulle riforme e scherza: ‘Siccome ci accusano di essere molto bravi a fare propaganda, allora video e propaganda’. Fra le cose che ancora purtroppo non abbiamo realizzato c’è la legge sulle unioni civili, che ci sta particolarmente a cuore e che adesso sarà portata in aula in Senato, all’inizio del prossimo anno. Questo è uno dei punti nati alla Leopolda che spero diventi una realtà il prima possibile. Il ministro ha ricordato che delle 100 proposte indicati nella Leopolda del 2011, 42 sono state realizzate. ‘Ringrazio per la clemenza della corte nelle domande’, ha detto la Boschi chiudendo il question time della Leopolda, che l’ha vista impegnata a rispondere a tre domande su legge elettorale, riforma costituzionale e programma della Leopolda. Parlando della legge elettorale, Boschi ha sottolineato: ‘L’Italicum è una buona legge, perché dà la certezza del vincitore consegnandola nelle mani dei cittadini e dopo cinque anni saranno i cittadini a decidere se coloro che hanno governato meritano ancora fiducia o se bisogna cambiare. Non vedo pericoli per la nostra democrazia perché sono i cittadini a scegliere, perché c’è una legge che funziona bene, perché c’è una Costituzione che garantisce tutti noi’. Boschi si incarica questa sera di dare appuntamento alla giornata della kermesse fiorentina, oggi, chiudendo la giornata di lavori. ‘Stiamo cambiando l’Italia, buona serata, viva la Leopolda’, è la frase con cui Boschi saluta i partecipanti, annunciando per oggi gli interventi di Pier Carlo Padoan e Matteo Renzi. Perché Maria Elena Boschi non si dimette? La domanda di Roberto Saviano piomba sulla Leopolda poche ore prima dell’apertura dei cancelli, guastando l’atmosfera dell’inaugurazione della kermesse renziana, di cui il ministro delle riforme è da sempre protagonista. Su facebook, lo scrittore scrive che Boschi dissimula il conflitto di interessi, legato al decreto salva banche, con la sua formale assenza al Consiglio dei Ministri che ha varato il provvedimento. E se non ci fosse stata la tragedia del pensionato suicida, tutto sarebbe rimasto legato alla sfera economica e non si sarebbe mai parlato di opportunità politica. Il conflitto di interessi sarebbe legato al ruolo del papà del ministro, Pier Luigi Boschi, che per otto mesi è stato vicepresidente della Banca Etruria. Boschi aveva difeso la correttezza dell’operato del governo e l’onestà del padre. Anche per questo fonti parlamentari descrivono un Matteo Renzi irritato per le parole di Saviano. In un primo momento il premier avrebbe dato l’indicazione di non replicare, anche per non alimentare la polemica. Poi la scelta di far rispondere a tono il partito: ‘Il governo ha fatto un provvedimento tempestivo che ha tutelato correntisti e posti di lavoro’, dice il vicesegretario Pd, Lorenzo Guerini. Poi, riferendosi alle parole di Saviano: ‘Introdurre elementi di questo tipo non serve ad affrontare la questione come va affrontata, ovvero, con equilibrio’. Per Pier Luigi Bersani, il ragionamento generale di Roberto Saviano è giusto e condivisibile ma le sue conclusioni sono esagerate. Noi difendiamo chiaramente il ministro Boschi perché si sta tentando di trovare in lei una sorta di capro espiatorio di qualcosa che appartiene alla ‘mala gestio’ di vicende che purtroppo non sono accadute solo in Italia ma hanno avuto tanti precedenti in Europa e nel mondo, ha sottolineato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Secondo Alfano, Boschi viene tirata in mezzo per tentare di colpire il Governo senza che lei abbia alcuna responsabilità. Pungente, invece, il commento il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che parlando ai militanti in un incontro a Torino ha chiesto: ‘Pensate se al posto della Boschi ci fosse stato un ministro della Lega, che fine avrebbe fatto? I giornali cosa ne avrebbero scritto?. Poi c’è l’altro fenomeno del ministro dell’Economia che parla di ‘aiuti umanitari’ a 130mila derubati?! Ci manca che gli diano i 35 euro al giorno. Gli italiani non reagiscono neanche con il badile, ma tanta gente finalmente si sta svegliando’.
Cocis