Tra Green Pass e vaccini Giorgia Meloni attacca Draghi: ‘Usate parole di terrore per la necessità di vaccinarsi’

  

Giorgia Meloni si vaccinerà. Discorso diverso per sua figlia. ‘Sì, mi vaccino e non sono no vax – ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia a margine di un evento a Pietrasanta (Lucca) -. Non sono contraria ai vaccini, sono abituata a dire le cose come le penso ed è molto fastidioso che in questo nostro dibattito politico chiunque abbia il coraggio di fare domande su cose che non tornano improvvisamente debba vedersi una qualche etichetta appiccicata addosso, sempre quando il tuo interlocutore non sa cosa rispondere a quelle domande sensate che fai’.

Diverso per quel che riguarda sua figlia Ginevra, nata nel 2016 dalla relazione con Andrea Gianbruno, giornalista e suo attuale compagno: “Non sono contraria a vaccinarmi, ma se mi chiedi di vaccinare mia figlia, neanche in catene…”.

‘L’altra sera ascolto Ricciardi – prosegue Meloni -. Dicono che la variante Delta è 7 volte più contagiosa.  A ottobre, quindi, avremo un problema enorme e il governo mi dice cosa farà per potenziare i trasporti?”.

‘Mi urta poi che si continua a trattare come una materia ideologica il diritto alla salute e si continuano a fare delle cose che non hanno nessun senso’, aggiunge in riferimento al fatto che le discoteche non riapriranno. ‘Sono chiuse mentre la gente balla in piazza per l’Italia. Ci rendiamo conto di quanto siano misure che non hanno senso?’, sottolinea la leader di Fratelli d’Italia.

‘Sul green pass ho già detto di non essere d’accordo, perché la considero una misura inefficace, una misura economicida che devasta il nostro turismo. Nasceva da parte dell’Ue per favorire il turismo, applicato alla vita sociale, e in Italia quando non viene applicato negli altri Paesi vuol dire far fallire un’altra stagione turistica’.

‘Giorgia Meloni è semplicemente imbarazzante. Tre anni fa voleva i vaccini obbligatori, tre mesi fa il Green Pass, adesso fa la No Vax. Sono felice di stare con Draghi e non con la Meloni’. Così in un post su Facebook Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva, dopo l’intervento della Meloni a Pietrasanta.

‘Bene l’approvazione del Green Pass: non una limitazione ma uno strumento di libertà. Non possiamo permettere che per l’ideologia di qualche no vax si torni a contagi, ricoveri e chiusure che già abbiamo visto in passato. Il green pass deve valere anche per i parlamentari. E poi vaccini, vaccini, vaccini’, scrive sempre Boschi su Twitter.

Giorgia Meloni, dal suo profilo facebook, marchia a fuoco le parole pronunciate in conferenza stampa da Mario Draghi: ‘Parole di terrore. La cosa più inquietante l’aver spacciato per un invito a non morire la richiesta di maggiori chiarimenti sui vaccini.  I numeri sembrano non contare più. Ha ragione visto che ci dicono che le terapie intensive sono stabilmente sotto controllo. Ciò nonostante il Green Pass è diventato il nuovo mantra da imporre. Il resto non conta. I Paesi europei che sconsigliano il vaccino a bambini e adolescenti, stanno quindi invitando la popolazione a morire?’.

La Meloni incalza il governo anche sulla reale efficacia anti-contagio del Green pass. ‘Draghi è sicuro quando afferma che i suoi possessori  avranno la garanzia di non ritrovarsi tra persone contagiose?’. In effetti, dati scientifici a sostegno di questa tesi non sembrano esservi. Tanto più che i destinatari delle strette – si trattasse di Conte o di Draghi – sono sempre gli stessi. Ora come un anno fa, ad esempio, nulla si sta facendo per contenere il virus nei settori di trasporto pubblico e scuola. Se a settembre i contagi saranno aumentati nonostante un obbligo vaccinale di fatto, con chi se la dovranno prendere gli italiani. E in particolare gli imprenditori e i lavoratori che avranno pagato per queste misure inefficaci?’, chiede ancora la Meloni.  A pagare, ricorda, sono sempre gli stessi: ‘Bar, ristoranti, discoteche, il settore dello sport, della cultura e dello spettacolo. Al contrario, a beneficiarne sono sempre i soliti noti. Sembra quasi che il problema per Palazzo Chigi non sia più il virus, ma le attività’. Per la Meloni, quella che si combatte sull’obbligo vaccinale è una battaglia di libertà. ‘Sottolineare l’incapacità nella gestione della pandemia – rivendica – non significa essere novax o andare contro la campagna vaccinale, che ritengo sia fondamentale se fatta con trasparenza e serietà’. Quel che la Meloni giudica ‘non accettabile’ è costringere ‘subdolamente’ i cittadini a vaccinarsi, pena l’esclusione dalla vita sociale. E conclude: ‘Questa non è libertà’.

Come successo in Francia, anche in Italia è bastato annunciare l’introduzione del Green pass per accedere a tutta una serie di attività e le prenotazioni per i vaccini sono schizzate. Fra i governatori, che ora si trovano a dover fronteggiare questa gran mole di richieste, qualcuno già lo chiama ‘effetto Draghi’ e, pur rilanciando l’avvertimento del premier sul fatto che ‘chi non si vaccina muore’, segnala che la campagna vaccinale potrebbe non essere in grado di reggere all’impatto.

‘Io penso che il modello francese non si possa applicare perché introduce di fatto in maniera lapidaria l’obbligo vaccinale e a me sembra di aver capito che l’obbligo del vaccino non ci sia’, ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, prendendo ‘atto dell’estensione importante dell’uso del Green Pass’ Il tema oggi allora è un altro: siamo in grado di garantire i vaccini? A me sembra che ne manchino, perché vi confermo – ha sottolineato il governatore – che c’è un assalto alla diligenza per vaccinarsi: i nostri call center hanno visto un impennarsi delle richieste’.

Sull’obbligo vaccinale nel governo è tutti contro tutti. Da una parte il Pd, dall’altra 5 Stelle in ordine sparso e Lega. Oggi il ministro Fabiana Dadone ha contraddetto il collega dell’Istruzione  Patrizio Bianchi. Non solo: poco dopo, il sottosegretario alla Salute, Sileri, ha contraddetto a sua volta la compagna M5s, Dadone.

‘Sono contro l’obbligatorietà della vaccinazione per il personale scolastico. Credo sia più importante spingere le persone a vaccinarsi con delle campagne forti, con iniziative di sensibilizzazione forte. L’obbligatorietà non credo sia la soluzione risolutiva’.  Queste le parole di Fabiana Dadone, ministra per le Politiche Giovanili ad Agorà Estate, su Rai3, sulla necessità dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico.

Invece il ministero dell’Istruzione, attraverso una circolare riguardante l’avvio dell’anno scolastico 2021-22, ha sottolineato la necessità di estendere la copertura vaccinale nelle scuole ‘nell’ottica imprescindibile di realizzare le condizioni atte ad assicurare la didattica in presenza’.

Il capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, Stefano Versari ha firmato una direttiva chiara. ‘A parere del Cts il rapido completamento della campagna di vaccinazione del personale della scuola (docente e non docente), come pure degli studenti a partire dai 12 anni, rappresenta lo strumento principale per consentire l’ordinario svolgimento in presenza delle attività didattiche. In particolare, appare eticamente doverosa la vaccinazione del personale scolastico’, si legge ancora nel documento.

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