Terribile tragedia nel CEV, il campionato mondiale junior di Moto3. Andreas Perez, giovanissimo pilota spagnolo di appena 14 anni, ha perso la vita dopo un gravissimo incidente nella seconda gara della categoria a Barcellona.
Stando alle fonti provenienti dal circuito, in assenza di immagini televisive, il centauro della Reale Avintia Academy sarebbe stato investito dal gruppo dopo essere caduto in Curva 5. I soccorsi sono stati tempestivi ma Perez era già privo di conoscenza, adagiato nell’erba sul lato destro della pista, mentre la moto si trovava dalla parte opposta.
Portato in elicottero all’ospedale Sant Pau, i medici lo hanno mantenuto inizialmente in vita, ma purtroppo le lesioni cerebrali riscontrate erano molto estese ed è stata diagnosticata anche la morte cerebrale. Per tutta la notte il ragazzo ha lottato contro la morte, poi si è arreso nella mattinata di lunedì.
Il pilota catalano era un talento emergente: lo scorso anno aveva ottenuto due vittorie nella European Talent Cup e quest’anno aveva fatto il salto nel Mondiale Junior Moto3.
Questo il ricordo di Paolo Beltramo sul sito di Sky: ‘Un altro. Andreas Perez, pilotino spagnolo, giovanissimo, 14 anni. Sorridente, pieno di futuro. Ma non c’è alternativa, così è la vita, così sono le corse: spesso ti tradiscono anche quando sembra troppo ingiusto, anche quando sei felice, quando non sei pronto, non te l’aspetti, quando non dovrebbe, quando è assurdamente troppo presto, quando ‘perché?’. Eppure, è così: miglioriamo piste, moto, accessori, tute, caschi, stivali, guanti. Ma non riusciamo ad eliminare quella fatalità, quella bastardata del destino, quella trappola che ti fa inciampare sulla tua passione, la tua libertà, la tua gioia’.
Io avevo avuto una brutta sensazione in cabina di commento, ma si spera sempre. Quando per decine di minuti gli organizzatori non dicono nulla, quando non si vedono i replay dell’incidente, i box sono immobili, quando vedi partire l’elicottero… Bhè, non sono belle cose. Ma mai avrei pensato a un pilotino di 14 anni già alla fine della sua corsa. Eppure è successo, alla seconda partenza di gara 2 di Barcellona del CEV. Non so cosa dire, pochi minuti prima era tornato alla vittoria Matteo Patacca, pilota del del Team di Paolo Simoncelli, presente anche Rossella, la mamma di Marco. Il circuito per la prima volta aveva superato, almeno all’apparenza, il trauma della morte di Luis Salom con la modifica della penultima curva a lui fatale. E invece, in un punto assurdo, dove l’unico modo di morire è essere investiti, ecco che succede ancora. E con un pilotino di 14 anni, come uccidere un sogno, il futuro.