Di Maio informa che  un  ristretto numero di iscritti del M5S si è riunito per decidere che cosa poteva evitare la completa scomparsa del Movimento e, tutto considerato, ha stabilito che la cosa migliore da farsi era quella di passare da forza politica para-rivoluzionaria a forza para-pantofolaia.

In realtà i  pentastellati continuano a manifestare seri problemi di organizzazione e di democrazia interna, se si considera come sono strutturati. Infatti, in un batter di ciglia hanno smesso di essere una forza politica di estrema destra, populista e antieuropea per vestire i panni di una forza ecologista con una marcata inclinazione socialista.

Un cambiamento da considerarsi strutturale, non solo per la garanzia rappresentata dall’ingresso nei 5 Stelle di Giuseppe Conte, ma anche in base a quelle che saranno le alleanze future del Movimento, come anticipato da Di Maio: “L’alleanza tra PD e M5S sarà rafforzata, ma non deve essere solo elettorale. È necessario guardare ad orizzonti lontani per crescere insieme. Le grandi questioni sociali vanno affrontate insieme. Letta e Giuseppe Conte troveranno spazio per il dialogo”.

Quindi l’asse tra PD e 5 Stelle dovrà diventare strutturale e dovrebbe fare da contraltare a quello del trio di destra-centro rappresentato da Lega, FdI e FI, contribuendo a “prospettare”, perlomeno, una certa chiarezza nel quadro politico nazionale.

A momento altri tre parlamentari ex M5S hanno ufficializzato oggi il loro passaggio a Fratelli d’Italia. Sono la senatrice Tiziana Drago e i deputati Massimiliano De Toma e Rachele Silvestri che già  avevano anticipato la loro decisione di passare nel partito di Giorgia Meloni . “È Chiaramente una scelta dettata da battaglie e ideali- dice Giovanni Donzelli durante una conferenza stampa nella sede del partito in via della Scrofa- per convenienza non si va con l’unica forza di opposizione”.

Il capogruppo alla camera Francesco Lollobrigida sottolinea: “La campagna acquisti non è nel nostro stile, l’abbiamo sempre evitata. Non crediamo al progetto di questo governo e non ci credono tanti parlamentari che hanno scelto di combattere con noi dall’opposizione”.

La senatrice Drago spiega di aver scelto FdI per fare “un’opposizione dialogante, critica e intelligente”. Il capogruppo al Senato Luca Ciriani ha messo in evidenza che con la senatrice Drago, impegnata sui temi della famiglia e dei giovani, “abbiamo visto che la coincidenza di valori era immediata”. Quindi “il fatto di essere l’unico partito di opposizione non ci penalizza ma ci fa crescere”.

 Beppe Grillo, che la scorsa settimana, proprio nel giorno in cui Davide Casaleggio, in conferenza stampa, fissava le sue condizioni per continuare la collaborazione tra l’associazione Rousseau e il Movimento, ha chiesto ai grillini di rimanere in silenzio. Negli ultimi tempi, secondo Grillo, i Cinque stelle hanno fatto parlare fin troppo di sé.

La scelta di Grillo non è piaciuta soprattutto a quel gruppo di parlamentari più abituati a frequentare le trasmissioni televisive, spesso senza coordinarsi con gli uffici della comunicazione. E uno degli scopi sembra essere proprio questo: mettere in pausa le uscite non controllate, e non controllabili, sulla trattativa con Casaleggio e sulla riorganizzazione interna. Il vincolo dovrebbe durare almeno finché Giuseppe Conte,   neoleader del M5s, presenterà il proprio progetto in maniera più dettagliata.