Il destino dell’Europa è legata agli eurobond. “Non ci sono alternative: o adottiamo gli eurobond o avremo oggettivamente grandi difficoltà”. Intervenendo al workshop Ambrosetti di Cernobbio, il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ripropone la sua vecchia ricetta per salvare dal pantano economico un Vecchio Continente che rischia di finire definitivamente al tappeto. Il governo ha fatto degli errori nel definire la manovra bis, ma soltanto “perché il decreto di Ferragosto è stato fatto alla svelta in 4 giorni”. Così il professore ammette che l’esecutivo ha fatto un pò di confusione e non solo sulle festività. “E’ stato detto: com’è che accorpando le feste non avete pensato al 1 maggio, al 25 aprile al 2 giugno? Non ci abbiamo pensato – ha spiegato Tremonti – pensavamo che fosse importante la norma sull’accorpamento e che poi ci fosse lo spazio per il decreto che definisse le date: non era centrale nell’economia di una manovra di decine di miliardi. E’ un errore, lo ammetto – ha concluso – è stato un errore: non abbiamo pensato in 4 giorni a fare quella cosa”. Ricorda il film di Federico Fellini, ‘Prove d’Orchestra’, per rispondere alle critiche trasversali mosse alla manovra economicaa.”Nessuno ha la bacchetta magica un pò tanti hanno la mania di bacchettare troppo. Se si usassero le bacchette giuste con l’armonia giusta sarebbe nell’interesse del paese”. Nel suo discorso, Tremonti replica alla leader di Confindustria Emma Marcegaglia, che ha criticato la manovra correttiva per l’assenza di sostegno. “Mi permetto di avere un’opinione diversa. La manovra contiene 14 miliardi di tagli e solo sei miliardi di tasse”. Il provvedimento, ha spiegato il ministro, contiene “6 miliardi di tagli ai ministeri, 4 miliardi ai governi locali e 4 miliardi al welfare. Il resto è una componente fiscale, ma non dominante, all’opposto”. Marcegaglia. Agire subito, il paese rischia. “Il sentimento è di forte preoccupazione e di richiesta alla politica di rendersi conto della gravità della situazione in cui ci troviamo e immediatamente agire perché il nostro Paese rischia molto”. E’ l’allarme lanciato dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, a margine del Workshop Ambrosetti che si conclude oggi a Cernobbio. Il leader di viale Astronomia ha preannunciato ha spiegato che nel suo intervento a porte chiuse nel Workshop lancerà “un allarme forte che gli imprenditori italiani sentono in questo momento. Abbiamo fatto un direttivo – spiega il numero uno degli industriali – a cui hanno partecipato i principali imprenditori italiani: la preoccupazione del mondo dell’industria e dell’imprenditoria italiana è molto forte”. Il presidente di Confindustria ha aggiunto che al governo farà “una serie di richieste in linea con quanto deciso nel direttivo”. “Qui c’é un problema di credibilità di questo Paese, di una manovra che deve avere i saldi certi e, soprattutto, c’é un problema di piano della crescita che manca completamente”, è l’amara conclusione di Emma Marcegaglia.
Intanto la manovra prosegue il suo iter in commissione Bilancio del Senato, che nel pomeriggio dovrebbe dare il via libera. Martedì andrà poi all’esame dell’Aula. E, se la fiducia dovesse essere necessaria, il governo valuterà in settimana se metterla o meno, ha spiegato il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. “Se la fiducia è necessaria – ha detto – come sempre può essere messa. Mi sembra che il percorso parlamentare sia abbastanza tranquillo. E’ una decisione che verrà presa in settimana”.