Sono “auspicabili misure di sostegno per la parte a mercato, c’e’ una grande sofferenza economica e finanziaria per quanto riguarda l’azienda. Abbiamo avuto durante il periodo del lockdown una perdita di 10 milioni di euro al giorno pr la mancata vendita dei biglietti, nei mesi di marzo-aprile una perdita di fatturato di 500 milioni e da qui a fine anno pensiamo che questo si traduca in quasi 2 miliardi di perdita di fatturato. Di fronte a tale situazione e’ auspicabile l’adozione di misure di sostegno tese a mitigare l’impatto economico e finanziario, anche in considerazione del fatto che Trenitalia non dispone di ammortizzatori e Cig”. Cosi’ l’amministratore delegato, Orazio Iacono, ascoltato in commissione Lavori Pubblici del Senato.
Rispondendo alle domande, Iacono ha detto che l’azienda ha cercato di bilanciare il calo dei ricavi con una contrazione dei costi operativi “ma questo non e’ sufficiente per azzerare il minor fatturato e quindi e’ necessario un supporto dello Stato attraverso misure di ristoro”.