Trova finalmente una soluzione il giallo sulla morte di Lucia Bellucci, la dipendente di un centro estetico uccisa a Madonna di Campiglio. In un lungo interrogatorio davanti al magistrato, Vittorio Ciccolini, l’avvocato ex fidanzato della donna ha confessato di averla uccisa. “Ci sono circostanze obiettive che indicano nel legale veronese l’autore dell’omicidio”, ha dichiarato Giuseppe Amato, procuratore di Trento. “Ci sono ancora alcuni accertamenti da fare per individuare il movente e il momento esatto dell’omicidio e per inquadrare il rapporto fra indagato e vittima”, ha aggiunto poi il magistrato. Ciccolini si trova ora in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia che sarà fissato presumibilmente oggi dal gip di Trento.
Ciccolini: “Ho commesso un’oscenità”. ”Lui ha confessato ed ha usato un termine molto preciso: ho commesso un’oscenita”’. E’ quanto ha dichiarato ll’ANSA l’avvocato Guariente Guarienti, uno dei due legali i di Vittorio Ciccolini. ”Questo per noi e’ un dramma – ha spiegato Guarienti – a tutto avremmo pensato, fuorche’ di arrivare a questo”. ”Vittorio – ha aggiunto il legale e’ sempre stata una persona tranquilla. Per carita’, spirito tormentato, pero’ uomo tutt’altro che portato alla violenza: non credo che in tutta la sua vita abbia mai colpito qualcuno nemmeno con uno schiaffo”. ”Quindi – ha sottolineato Guarienti – si puo’ comprendere il dramma che lui stava vivendo interiormente, ma che questo sfociasse in quello che noi riteniamo un momento di follia, fino a portarlo a uccidere, e’ sconvolgente”. ”Il nostro pensiero – ha concluso – va a questa povera ragazza, che ci fa una grandissima pena: Vittorio Ciccolini ha rovinato definitivamente una persona ed ha rovinato la sua vita per il prossimo futuro”.
Lettere sospette. Ma c’erano già stati alcuni indizi, prima della confessione, che avrebbero indotto i sospetti degli inquirenti su Vittorio Ciccolini. L’uomo avrebbe manifestato in alcune lettere l’intenzione di ammazzare l’ex fidanzata Lucia Bellucci. I Carabinieri di Verona – ha detto Giuseppe Amato, il pm che coordina l’inchiesta- hanno trovato nello studio dell’avvocato le copie di alcune lettere indirizzate con raccomandata a due persone vicine alla vittima. Le lettere, datate 7 agosto e quindi due giorni prima del delitto, non sarebbero state ancora consegnate. Negli scritti si parla chiaramente di ”rapporti conflittuali” con Lucia. ”Le lettere – ha detto il magistrato – sono scritte con estrema lucidità”. In un passaggio Ciccolini evoca ”l’omicidio morale” che sarebbe stato commesso dalla giovane donna nei suoi confronti. Poi l’avvocato accenna ad un secondo omicidio, senza indicare di che cosa stia parlando. Secondo il Pm, potrebbe essere questo l’annuncio dell’intenzione di compiere il fatto di sangue. Nelle lettere – ha detto Amato – ci sarebbero poi delle minacce rivolte all’ex fidanzata.
La vicenda. Risvolto drammatico per il giallo della ragazza 31enne, scomparsa venerdì a Madonna di Campiglio, in provincia di Trento. Lucia Bellucci, 31 anni, che lavorava come addetta del centro benessere allo Chalet del Brenta, è stata ritrovata morta. La ragazza, di cui si erano perse le tracce dopo che era stata vista a cena, al Mezzo Soldo di Spiazzo, con il suo ex fidanzato, un avvocato di Verona di 44 anni, Vittorio Ciccolini, è stata trovata senza vita è stato trovato sul sedile del passeggero della Bmw serie 1 dell’ex fidanzato e non nel bagaglio, come appreso in un primo tempo. L’uomo avrebbe tentato di spostarlo nel bagaglio, senza riuscirvi, e alla fine l’avrebbe lasciato sul sedile a fianco al suo, dopo aver viaggiato con accanto la salma per 400 km. Ad ucciderla la donna sono state due coltellate al cuore. L’avvocato è stato fermato dai carabinieri mentre faceva jogging poco lontano da dove si trovava l’auto con il corpo della donna e lo hanno portato in caserma a Trento per l’interrogatorio. Da quanto si apprende Lucia Bellucci aveva già denunciato l’uomo per stalking.