“Tribute to Burt Bacharach” In scena sulla Brass WebTv, un omaggio al grande musicista statunitense, da venerdì 15 maggio Lucia Garsia e Giuseppe Milici accompagnati dall’OJS diretta da Domenico Riina

Ancora tanta musica per la Brass WebTv che ha ricevuto  tanti riscontri e visualizzazioni e grazie alla quale la Fondazione the Brass Gorup propone eventi musicali mantenendo accesso il canale della comunicazione diretta con il proprio pubblico. In scena da venerdì 15 sino al 21 maggio, per il terzo appuntamento digitale, il concerto “Tribute to Burt Bacharach”, un omaggio al grande artista statunitense con la voce di Lucia Garsia con l’armonica di Giuseppe Milici ed i suoni dell’Orchestra Jazz Siciliana diretta dal Maestro Domenico Riina. Momenti di musica da vivere e da vedere collegandosi direttamente al sito www. www.brassgroup.it, cliccando su brasswebtv. Con questo concerto torna così a rinsaldarsi il filo che unisce il repertorio di Burt Bacharach, la voce di Lucia Garsia e le sonorità della OJS, un legame che si era già espresso magnificamente nel 2012 al Teatro di Verdura, nel 2015 al Blue Brass dello Spasimo e la scorsa estate al Teatro Greco di Tindari. Assieme al concerto, verranno messe in rete anche una presentazione a cura di Gigi Razete, ed alcune interviste sia a Lucia Garsia che a Giuseppe Milici .Sono state numerose le generazioni cresciute con le canzoni di Bacharach, a cominciare dai giovani che negli anni Cinquanta si ritrovarono a canticchiare “Magic moments”, uno dei suoi primi exploit mondiali portato al successo dalla voce vellutata di Perry Como che quel brano rese popolare anche in Italia, partecipando alla memorabile trasmissione televisiva “Il Musichiere” condotta da Mario Riva.  Altrettanto sorprendente, per ampiezza, eterogeneità e qualità, è l’elenco di grandi artisti internazionali che le hanno interpretate e continuano a farlo, tra cui Dionne Warwick, Beatles, Aretha Franklin, Tom Jones, Dusty Springfield, Luther Vandross, Oasis, Elvis Costello, Diana Krall, Rem, White Stripes, Laura Nyro, McCoy Tyner e Isaac Hayes. Ugualmente estesa la schiera di musicisti i quali, pur di area sonora assai differente, ne hanno pubblicamente apprezzato la genialità. Tra costoro c’era Frank Zappa, che ne ammirava la sofisticata raffinatezza, Brian Wilson, che lo considera il suo autore preferito, il compositore classico Darius Milhaud, che a Bacharach  insegnava di non vergognarsi mai di scrivere una melodia che si può fischiettare, ed il sassofonista John Zorn, eminenza del jazz più creativo e sperimentale, che reputa sia uno dei più grandi geni della musica popolare americana. E’ proprio Zorn ad affermare che «le sue canzoni superano le aspettative di ciò che una pop-song dovrebbe essere. Armonie avanzate, mutazioni di accordi con imprevedibili modulazioni, improvvisi cambi di ritmo… Ma Bacharach fa apparire tutto così naturale che non te ne rendi conto e non puoi fare a meno di metterti a fischiettarlo». Le canzoni di Bacharach, scandiscono dunque il lato più raffinato, melodico ed emozionante del pop mondiale, sono cantate dagli artisti più straordinari, vengono continuamente trasformate in splendidi classici del jazz (i primi furono Stan Getz, Cal Tjader e Wes Montgomery) e ciascuna di esse ha un posto di riguardo nel ristretto Olimpo dei capolavori senza tempo: “Walk on by”, “Do you know the way to San Josè”, “The look of love”, “I say a little prayer”, “Close to you”, “A house is not a home”, “Waiting for Charlie (to come home)”, “Alfie”.

 Di seguito il link del brano “Alfie” cantato da Lucia Garsia accompagnata al piano da Riccardo Randisi:

https://www.youtube.com/watch?v=UYBou6vc-ZE

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