Trieste, arrestati 6 pregiudicati ma un poliziotto torna in Questura in taxi: “Carenza di volanti”

La scorsa settimana a Trieste tre poliziotti hanno catturato sei pluripregiudicati stranieri, tra cui un evaso, ma, dopo la brillante operazione il loro rientro in Questura con i fermati è avvenuto con oltre 40 minuti di ritardo ed uno dei poliziotti che ha partecipato all’operazione ha dovuto chiamare un taxi per tornare in Questura. Motivo? La mancanza di volanti. A denunciarlo è il Silp Cgil di Trieste che già da tempo segnala la carenza di uomini e mezzi sul territorio. “Tre colleghi – si legge nel comunicato Silp – pur essendo alle prese con 6 fermati pluripregiudicati stranieri, tra i quali un evaso, sono stati abbandonati sul luogo dell’intervento, perché la volante presente sul posto è stata dirottata per effettuare un controllo in una banca chiusa dove era scattato un allarme e presso la quale già stava giungendo il servizio di vigilanza privata, facendo sì che, per quasi 40 minuti, i 3 colleghi ed i 6 fermati stessero ad aspettare che venisse risolto il ‘casus belli’ facendo poi ritornare in Questura il collega rimasto a piedi, in Taxi”.

Il sindacato di categoria sono anni che denuncia una situazione di “insicurezza” ed “inefficienza” e l’episodio paradossale accaduto la scorsa settimana è emblematico di una carenza di uomini e mezzi ormai divenuta cronica. “Purtroppo – sottolinea il Silp di Trieste – dobbiamo affrontare nuovamente quanto più volte segnalato in diversi comunicati, attraverso i quali avevamo portato all’attenzione del nostro Questore le condizioni di lavoro del personale delle volanti e di quello impiegato nei vari servizi di vigilanza-ordine pubblico, alle prese con una oramai cronica assenza di mezzi e di personale male impiegato. Anche se si fa finta di non saperlo, la realtà in cui si trovano ad operare quotidianamente i colleghi è ben diversa da quella che ci si ostina a voler rappresentare alla cittadinanza ed è quella con cui si confrontano i poliziotti veri, quelli che tra mille difficoltà e senza mezzi adeguati cercano di garantire la sicurezza”.

La questione sicurezza in questi mesi è al primo posto dell’agenda politica e mediatica ma a Trieste la situazione sembra fuori controllo ormai visto che “come avevamo già avuto modo di segnalare – prosegue il Silp di Trieste – le 2-3 o forse 4 volanti, oltre a dover vigilare il territorio ed effettuare gli interventi di primo soccorso, svolgono tantissimi altri compiti durante le ore di servizio”. Sicurezza dei cittadini, lotta al crimine e al terrorismo, queste le parole d’ordine, magari evitando di far girare in taxi un poliziotto in servizio.

Luca Teolato

 

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