Troupe aggredita, fermato Spada. Minniti: ‘Fermo dimostra in Italia non ci sono zone franche’

Roberto Spada è stato fermato nel pomeriggio di ieri  dai carabinieri del nucleo investigativo e della compagnia di Ostia su disposizione della procura di Roma in relazione all’aggressione del giornalista Rai. Roberto Spada è stato fermato con le accuse di lesioni aggravate e violenza privata con l’aggravante di aver agito in un contesto mafioso. ‘Il fermo di Roberto Spada è la dimostrazione che in Italia non esistono zone franche’,  dice il ministro dell’Interno Marco Minniti, che ringrazia la Procura della Repubblica di Roma e l’Arma dei Carabinieri.

CasaPound all’attacco dopo le polemiche su presunti legami con la famiglia Spada e con Roberto Spada che ha aggredito un giornalista di ‘Nemo’. Chiediamo alla magistratura,  sottolinea il vice presidente di CasaPound Simone Di Stefano,  che apra un fascicolo su CasaPound per appurare se esistono rapporti criminosi tra noi e gli Spada; chiediamo anche un’inchiesta parlamentare per tirare fuori la verità su questa vicenda. Chiediamo inchieste rapide e pubbliche e che i risultati siano diffusi all’opinione pubblica.

Diciamo ai nostri elettori,   dice intanto il candidato al decimo municipio Luca Marsella,  di non andare alle urne, di andare al mare anche con il brutto tempo. Non sosteniamo nessuno al ballottaggio.

Daniele Piervincenzi torna a parlare dopo l’aggressione da parte di Roberto Spada a Ostia. ‘Non è un naso rotto che ci può fermare’, dice il reporter Rai di Nemo.

Intanto è stata trasmessa dai carabinieri di Ostia l’informativa sull’aggressione subita dal reporter. I carabinieri hanno raccolto le certificazioni mediche. Da valutare la necessità di nuovi accertamenti. Nel video dell’aggressione, girato dall’operatore della trasmissione Nemo, si vede Roberto Spada dare prima una testata al reporter e poi inseguirlo con un bastone. Prima prognosi all’ospedale di 30 giorni. Sull’aggressione da parte di Spada, membro della famiglia che annovera alcuni esponenti condannati per mafia, gli inquirenti stanno valutando se il fatto sia avvenuto all’interno di un contesto mafioso. Il fascicolo è affidato alla Dda. Tra le ipotesi investigative dunque non si tralascia il fatto che l’aggressione sia avvenuta ad Ostia, terra di clan, e all’interno eventuali modalità criminali.

Sull’aggressione avvenuta a Ostia indaga anche la Procura della Federboxe. Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha chiesto alla Federazione Pugilistica Italiana un’immediata relazione per quanto attiene alla posizione di tesserati alla Fpi. Il presidente della federazione, Vittorio Lai, ha informato il Coni che oggi è stato già aperto un procedimento da parte della Procura Federale che ha prontamente avviato un’inchiesta al cui esito saranno presi i provvedimenti che si renderanno necessari.

 

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