Arresti domiciliari per il consigliere della regione Campania, Massimo Iannicello (Pdl). Il consigliere è accusato di truffa aggravata. Le indagini avrebbero infatti evidenziato che Iannello abbia percepito illecitamente un rimborso di circa 64mila euro esibendo fatture per operazioni inesistenti. Per Iannicello è stato disposto anche il sequestro dell’appartamento fino all’ammontare di 63.807 euro, pari all’importo dei soldi che avrebbe intascato illegalmente . In sostanza il consigliere si sarebbe appropriato dei fondi pubblici erogati per la comunicazione, che costituisce uno dei filoni dell’indagine sull'uso dei finanziamenti ai gruppi politici del Consiglio regionale della Campania. Oltre a questo filone, ve ne sono altri due che vanno sotto il nome di ‘finanziamento ai gruppi consiliari’ e ‘fondo assistenza’. L’ammontare complessivo di tutti questi finanziamenti è di circa 4-5 milioni di euro all’anno.
Perquisito anche il commercialista di Iannicello, Antonio Pazzona. Oltre che di truffa aggravata ai danni dello Stato, il consigliere arrestato è accusato di peculato. Per ottenere il rimborso Ianniciello ha esibito fatture emesse da un’inesistente società di Bacoli (Napoli) che ha nella sua ragione sociale il commercio all’ingrosso di rottami ed è formalmente amministrata da due cittadini svedesi che sono risultati irreperibili in Italia e domiciliati presso un’agenzia di viaggi. Il rappresentante operativo di questa società – secondo le indagini della Guardia di Finanza – è risultato un pregiudicato che ha precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione di assegni rubati.
Inchiesta condotta dalla procura di Napoli. A condurre l’inchiesta, il pm di Napoli Giancarlo Novelli coordinato dal Procuratore aggiunto Francesco Greco che riguarda l’uso dei fondi pubblici destinati ai gruppi politici del Consiglio regionale della Campania.
Perquisizioni anche per Martusciello. Questa mattina, intanto, la Guardia di finanza ha eseguito una perquisizione nell’abitazione del consigliere regionale della Campania Fulvio Martusciello, ex capogruppo del Pdl in Consiglio regionale e attuale consigliere delegato per le attività produttive. Nei confronti di Martusciello – a quanto si è appreso – viene ipotizzato il reato di concorso nella truffa contestata a Massimo Ianniciello. In particolare, il coinvolgimento di Martusciello riguarda la sua passata funzione di capogruppo regionale del Pdl e sarebbe in relazione all’obbligo di controllo della regolarità dei rimborsi che vengono erogati dai capigruppo ai singoli consiglieri.