Truffe online e frodi informatiche, perquisizioni in 11 regioni: 14 mila casi da gennaio

Si è conclusa un’operazione della polizia di Stato su tutto il territorio nazionale per il contrasto alle truffe online, frodi informatiche e agli accessi abusivi a sistemi informatici. Le attività, coordinate dal servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica, hanno coinvolto oltre 160 operatori dei centri operativi per la sicurezza cibernetica e hanno riguardato 54 persone residenti in Campania, Puglia, Veneto, Sicilia, Calabria, Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Marche e Friuli Venezia Giulia. Diverse le tipologie di truffe individuate dagli investigatori, a cominciare dalla truffa del falso operatore: i truffatori, fingendo di essere dipendenti bancari o operatori di polizia contattano l’utente, telefonicamente o con sms, lo avvertono di un accesso anomalo sul conto corrente e lo inducono a trasferire tutto il denaro su un altro conto ritenuto sicuro. Altra truffa, quella del falso figlio: l’utente viene contattato da una persona che finge di essere il figlio o un nipote e comunica di aver smarrito i propri documenti, il cellulare e il bancomat. Per acquistare il nuovo smartphone richiede l’invio di una somma di denaro. Le voci sono perfettamente contraffatte quasi indistinguibili. I truffatori inoltre sfruttano le principali piattaforme social per pubblicare falsi annunci di vendita di beni e servizi a prezzi estremamente vantaggiosi. I raggiri mirano a “rubare” dati personali, bancari e le credenziali di accesso ai conti correnti.

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