Trump a Pechino: ‘Voglio la pace garantita dalla forza’

Trump, al  primo anniversario della sua elezione,  voleva celebrarlo con un gesto storico: una visita alla cosiddetta De-Militarized Zone (Dmz), il confine in realtà ultra-militarizzato che separa le due Coree sul 38esimo parallelo. Un fuori programma, che nei giorni scorsi era stato escluso categoricamente. Un’improvvisata nella quale però Trump aveva coinvolto il presidente sudcoreano Moon. E sarebbe stato un evento storico davvero: non è mai accaduto che i due presidenti in carica, sudcoreano e americano, visitassero insieme il confine rovente dove potrebbe esplodere una guerra nucleare. Ma a metà strada, l’elicottero presidenziale Usa detto Marine One ha dovuto rinunciare e far ritorno alla base. Maltempo, condizioni atmosferiche avverse: soprattutto una fitta nebbia. L’atterraggio poteva essere pericoloso. Meglio non aggiungere il rischio della meteo all’azzardo politico di un gesto che sarebbe stato percepito come una provocazione da Kim Jong-un.

Trump ha ripiegato sul programma originario, pronunciando un discorso ufficiale al Parlamento di Seul. Anche in quel discorso si è preso però la sua piccola rivicinta elettoralistica, infarcendolo di auto-elogi: ‘Borsa alle stelle, disoccupazione ai minimi dal giorno della mia vittoria’. Per il resto, ha affrontato ovviamente la crisi con la Corea del Nord: ‘Voglio la pace garantita dalla forza, per questo vendiamo al vostro Paese le migliori armi del mondo. Io oggi spero di parlare a nome non solo delle nostre due nazioni, ma di tutte le nazioni civili, quando dico al Nord: non ci sottovalutate. E non ci mettete alla prova. Difenderemo la nostra sicurezza comune, la nostra prosperità condivisa, la nostra libertà sacra’.

Il presidente Usa è giunto all’aeroporto di Pechino, per la visita di tre giorni di ‘state visit plus’. Il primo impegno è con la first lady Melania nella Città Proibita dove saranno ricevuti dal presidente Xi Jinping e dalla consorte Peng Liyuan. La ‘state visit plus’ è un trattamento speciale che, ha detto Hua Chunying, portavoce del ministero degli Esteri, vuole ricambiare l’ospitalità riservata a Xi e Peng durante la visita fatta in aprile a Mar-a-Lago, in Florida, residenza del tycoon.

Trump ha sollecitato tutti i Paesi, includendo Cina e Russia, a isolare Pyongyang: tutte le nazioni responsabili,  ha scandito parlando al parlamento sudcoreano,  devono unire le forze per isolare il regime brutale della Corea del Nord, rifiutando ogni forma di supporto, di rifornimento o di consenso. Trump ha esplicitamente menzionato Cina e Russia, chiedendo tra l’altro la riduzione delle relazioni diplomatiche.

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