La Corea del Nord starebbe considerando un piano per colpire il territorio statunitense di Guam, secondo quanto riportano i media internazionali citando fonti militari di Pyongyang.
Il senatore repubblicano John McCain torna a contestare il presidente americano Donald Trump, questa volta sulla minaccia di ‘fuoco e furia’ nella risposta americana se la Corea del Nord continuerà con l’escalation della minaccia nucleare, perche’ ritiene che non aiuti a stemperare le tensioni. Obietto alle parole del presidente, perche’ bisogna essere sicuri si possa fare quanto si dice, ha spiegato McCain.
‘Se la Corea del Nord continuerà con l’escalation della minaccia nucleare la risposta americana sarà fuoco e furia, come il mondo non ha mai visto’, ha detto il presidente Usa Donald Trump
La dichiarazione arriva dopo le ultime informazioni, secondo cui la Corea del Nord è riuscita a produrre con successo una testata nucleare miniaturizzata, entrando in una nuova fase del suo programma atomico. Lo affermano fonti dell’intelligence Usa citate dal Washington Post e un rapporto del ministero della difesa giapponese ripreso dalla Nbc. Si tratta di un passaggio chiave – spiegano gli esperti – sulla strada che sta portando Pyongyang a diventare una potenza nucleare a pieno titolo.
La Corea del Nord ha caricato due missili anti-nave su un vascello da pattugliamento. Lo riferisce la Fox: il dispiegamento dei missili, il primo dal 2014 a questa parte, è stato individuato dai satelliti spia americani, scrive l’emittente. La Corea del Nord, alcuni giorni fa, ha caricato due missili anti-nave ‘Stormpetrel’ su un vascello nella zona della costa orientale, precisa la Fox.
I commenti del presidente sono arrivati durante un incontro nel suo Golf Club a Bedminster (New Jersey) organizzato per discutere della crisi di oppiacei insieme al ministro della sanità Tom Price. Le parole del leader Usa seguono le provocazioni giunte ieri dalla Corea del Nord, che si è detta pronta ad attaccare l’America con armi nucleari nel caso in cui Washington faccia provocazioni militari. Sempre ieri, la nazione più isolata al mondo ha detto che in nessuna circostanza” negozierà sui suoi programmi missilistico e nucleare per i quali sabato scorso l’Onu ha imposto all’unanimità nuove sanzioni che potrebbero costarle un miliardo di dollari l’anno.