Le opinioni degli analisti parlano di una vera catastrofe come conseguenza della vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali. I mercati crollano alla vittoria di Trump, i fututes statunitensi segnano un calo nell’ordine dei 6 punti percentuali, grande rialzo per il cambio euro-dollaro, già il Nikkei durante la sessione asiatica. Il prezzo dell’oro sale velocemente, gli investitori corrono a cercare rifugio dalla volatilità in una giornata che passerà alla storia e la vittoria di Trump sta scatenando un effetto sui mercati simile al crollo a seguito del referendum Brexit. Da quando Trump ha iniziato la sua corsa alla Casa Bianca a giugno dello scorso anno, abbiamo conosciuto tutte le sue posizioni controverse in materia di mercati, immigrazione, economia e giustizia. Ora che Trump vince le elezioni e diventa il prossimo presidente degli Stati Uniti le conseguenze su più fronti saranno molto profonde. Dallo shock per avere Trump nel ruolo di presidente degli Stati Uniti, la borsa di Wall Street crollerà, trascinando con sé il destino delle altre borse mondiali. L’indebolimento del dollaro, a cascata, avrebbe un forte effetto sull’euro, che diventerebbe relativamente più costoso rispetto al biglietto verde. Questo andrebbe ad influire, con un effetto domino, sulla competitività del commercio europeo. Il prezzo dell’oro schizzerà alle stelle ora che Trump ha vinto le elezioni Usa e il metallo prezioso rappresenterà un investimento sicuro, con gli investitori di tutto il mondo che correranno a comprare lingotti d’oro per mettere al sicuro il proprio capitale contro il crollo di tutti i mercati finanziari mondiali. Il primo punto che favorisce una discesa degli indici americani adesso che Trump è diventato il presidente degli Stati Uniti riguarda la volontà del repubblicano di forzare le aziende statunitensi a riportare le basi produttive in America. Ne è un esempio il caso di Apple: Trump ha già dichiarato di voler spingere l’azienda di Cupertino a riportare negli Stati Uniti la produzione spostata in Cina. Un altro motivo per cui i mercati crollano con Trump presidente è l’imprevedibilità mostrata dal magnate americano nel gestire la politica estera. Trump ha già espresso la volontà di imporre delle tasse molto salate sui prodotti provenienti da entrambi i Paesi per sfavorirne il commercio, il che potrebbe scatenare una guerra commerciale non proprio di poco peso sull’intera economia globale. I mercati crollano con Trump presidente anche a causa del possibile difficile rapporto che il magnate americano potrebbe avere con il Congresso. Il temperamento di Trump potrebbe non favorire un buon rapporto con il Congresso, anche con maggioranza repubblicana, il che renderebbe più instabile e incerta la politica interna degli Stati Uniti. Esistono comunque due fattori con Trump presidente che potrebbero attenuare il crollo dei mercati e riportare la tendenza al rialzo. Trump è un imprenditore e conosce bene sia come investire che come far crescere le aziende e le sue abilità potrebbero effettivamente favorire una crescita del settore industriale americano. Inoltre, per combattere l’Isis Trump ha già dichiarato che aumenterà la spesa dedicata alla difesa, il che nella storia ha sempre portato ad una crescita del Pil statunitense. Le promesse elettorali di Trump sul fronte dell’economia si basano sulla promessa di un taglio delle tasse e della creazione di nuovi posti di lavoro. Sul fronte commerciale, invece, Trump accusa Cina, Messico e Giappone di aver rubato il mercato agli Stati Uniti. Secondo Trump agli accordi commerciali stipulati in passato sono stati negoziati in malo modo, senza protezioni per i lavoratori americani e senza criterio, e promette dunque di rielaborarli per mettere al primo posto delle priorità americane.
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