Anche il Presidente del Ghana, Nana Akufo Addo, non ci sta a restare in silenzio su quelli che definisce “gli insulti” di Donald Trump all’Africa. “Non possiamo accettarlo” – ha detto il capo di stato ghanese in un Tweet ripreso dalle prime pagine di tutti i giornali locali. “Il Ghana non e’ certamente un paese cesso, per usare le parole di Trump e noi non siamo disposti ad accettare questi insulti – ha continuato Akufo-Addo – neanche se provengono da una nazione amica e non ha importanza quanto potente questa sia”. Il presidente del Ghana ha poi definito il linguaggio di Trump come “estremamente inopportuno”.
L’ambasciata degli Stati Uniti ad Accra ha cercato di correre ai ripari, gia’ prima dei tentativi di scuse del presidente americano, in una nota in cui afferma di avere grande rispetto per il popolo ghanese. Secondo l’ambasciata l’impegno preso con il paese rimane saldo. Sono stati molti in queste ore i paesi africani che hanno protestato pubblicamente contro l’affermazione del presidente americano che, secondo quanto ha fatto emergere il Washington Post, avrebbe descritto El Salvador, Haiti e i paesi africani come nazioni “shithole” durante un incontro alla Casa Bianca di giovedi’ scorso. Anche il gruppo degli ambasciatori dell’Unione Africana ha preso posizione contro l’avventato commento di Trump dichiarando di sentirsi profondamente colpiti dalle frasi del presidente, che hanno definito come “oltraggiose, razziste e xenofobe”.