‘Nessun dittatore deve sottovalutare la determinazione e la risolutezza degli Stati Uniti, ha detto il presidente Usa Donald Trump, riferendosi alla situazione geopolitica nella penisola coreana, durante il suo discorso alle truppe militari della base aerea di Yokota, a ovest di Tokyo. Trump si fermerà nella capitale nipponica fino a martedì.
Il presidente americano è tornato a ribadire la ferma volontà americana di bloccare e smantellare il programma nucleare di Pyongyang: ‘Siamo in grado di controllare lo spazio aereo e quello terrestre e la Corea del Nord non deve sottovalutare la nostra totale determinazione. Chiuderemo presto questa situazione. Negli scorsi venticinque anni, l’approccio alle minacce nordcoreane è stato di troppa debolezza, ma ora cambierà tutto. Difenderemo la libertà ovunque e la Corea del Nord è un grande problema che dobbiamo affrontare subito e risolvere. Tutte le volte che nel passato, ci hanno sottostimato, non è stato un piacere per loro. Non è vero?’.
Il presidente Usa ha assicurato che prevede di prendere molto presto una decisione sull’inserimento del regime comunista tra i Paese sostenitori del terrorismo.
Trump ha voluto comunque distinguere tra regime e popolazione nordcoreana, spiegando che i nordcoreani sono ‘un grande popolo: ‘La Corea del Nord è fatto di persone grandi, industriose e calorose, molto più calorose di quanto il resto del mondo sappia o comprenda’.
Durante il tour asiatico Donald Trump incontrerà con ogni probabilità il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto ai giornalisti lo stesso presidente, a bordo dell’Air Force One, mentre stava arrivando in Giappone: ‘Vogliamo l’aiuto di Putin per la risoluzione della crisi geopolitica con la Corea del Nord’, ha detto, preludendo a un colloquio bilaterale con ogni eventualità in Vietnam o nelle Filippine, quando i due leaders parteciperanno al vertice della Cooperazione Economica Asiatico-Pacifica (Apec). Trump ha anche detto che discuterà della minaccia del regime di Pyongyang con diversi statisti durante la sua visita nel continente asiatico.
Trump, come riporta l’agenzia Kyodo, citando fonti diplomatiche anonime, si sarebbe comunque lamentato col Giappone per non aver abbattuto i missili nordcoreani che quest’anno hanno sorvolato il Paese per poi finire nel Pacifico.
In una dichiarazione congiunta emessa sabato da 15 parlamentari democratici e un repubblicano, tutti veterani militari, l’ipotesi di un’invasione terrestre della Corea del Nord per distruggere l’arsenale nucleare appare profondamente inquietante e che un’azione di questo tipo potrebbe provocare centinaia di migliaia o addirittura milioni di morti nei primi giorni di combattimento.
‘È nostro intento ottenere dall’amministrazione Trump e dal Pentagono una completa valutazione dei costi, in termini di vite umane ed economici di una guerra con la Corea del Nord. Questo per far comprendere che tipo di impegno il popolo americano dovrà farsi carico se dovessimo intraprendere un’azione militare’, hanno spiegato i 15 parlamentari.
Inoltre hanno aggiunto che l’amministrazione Trump non è riuscita a articolare dei piani credibili per impedire che l’eventuale conflitto militare possa espandersi oltre la penisola coreana e di gestire ciò che accadrebbe dopo il conflitto. Il pensiero di mandare truppe di terra e spendere risorse su un’altra guerra che potrebbe essere anche essere vista dalla comunità internazionale come potenzialmente indebita è una cosa che ci preoccupa, concludono i 15 esponenti del Congresso Usa: ‘Il presidente deve smettere di fare dichiarazioni provocatorie che ostacolano le opzioni diplomatiche e mettono a rischio le truppe americane.